Hp: il rush finale

Ultimo trimestre solido per la società, che dimostra l’efficacia del piano Hurd.

Il colpo di coda arriva a fine anno, dopo tre trimestrali giocate
all’insegna del recupero della profittabilità, della ristrutturazione dei centri
di costo, del ridimensionamento die personale.

Nel quarto trimestre dell’esercizio fiscale appena concluso, Hp ha registrato infatti un incremento del 7% nel fatturato, che tocca i 24,6 miliardi di dollari, e un vero e proprio picco negli utili, passati da 416 milioni a 1,7 miliardi di dollari, vale a dire da 14 a 60 centesimi per azione.
Se si escludono oneri straordinari, derivanti dalle spese di ristrutturazione, gli utili avrebbero toccato il tetto dei 68 centesimi per azione.

Per quanto riguarda invece l’intero esercizio, la società ha registrato un incremento del 6% sul fatturato, che è passato da 86,7 a 91,7 miliardi di dollari, mentre gli utili sono cresciuti del 158% da 2,4 a 6,2 miliardi di dollari.

Soddisfatto il Ceo Mark Hurd, che sottolinea crescite strutturali in tutti i segmenti di business e in tutte le geografie.
Per quanto riguarda l’area pc, si parla di una crescita del 10% in termini di fatturato e di utile passato da 200 a 333 milioni di dollari.
In crescita del 245 i notebook, del 19% l’area consumer e di un più modesto 4% l’area business.

Imaging e printing si conferma l’area più rilevante per l’azienda: da sola vale due terzi del margine operativo complessivo.
Un po’ più modesta la crescita di fatturato sul fronte serve, ma in questo caso la profittabilità è cresciuta del 24%.
Per quanto riguarda infine il software, bisognerà attendere
ancora qualche trimestre per verificare gli effetti dell’acquisizione di
Mercury, di fatto formalizzata la scorsa settimana.

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