Guerra aperta fra Zucchetti e Microsoft nel mercato gestionali

Penetrato nel business degli applicativi, il colosso di Redmond limiterebbe il campo d’azione delle software house di tutto il mondo. Ma la controffensiva parte da Lodi, ed è tutta a favore dell’open source

5 dicembre 2002 Un comitato nazionale per coordinare le attività delle singole software house e delle diverse associazioni, ma anche una serie di iniziative per informare Governo e Istituzioni allo scopo di sensibilizzare l’universo dell’informatica. Parte così la crociata di Zucchetti contro Microsoft che, dopo acquisizioni eccellenti, come quella di Navision Software, ha ufficializzato il proprio ingresso nell’arena dei produttori di software gestionale. Una mossa che poco è piaciuta a Domenico Zucchetti fondatore e presidente dell’omonima azienda che, invertendo la rotta originaria, traghetta ora il gioiello di famiglia anche verso piattaforme alternative o, per meglio dire, verso l’open source.
«Saranno gli utenti a scegliere su quali ambienti e con quali tecnologie dovranno funzionare le soluzioni che riterranno più vantaggiose e produttive per le proprie esigenze di business – ha ribadito Domenico Zucchetti -. La nostra non è una guerra personale contro Microsoft, ma contro la sudditanza tecnologica, economica e culturale che da essa deriva, ora anche in ambito gestionale».

A quanto pare, Linux non è la sola spina nel fianco del colosso statunitense. Dopo le accuse di tentato monopolio, e i non proprio felici tentativi di penetrare in business quali quello delle playstation per videogiochi e del software per telefoni cellulari, Microsoft deve ora vedersela con il malcontento di chi vede ristretto il proprio campo d’azione alle sole applicazioni verticali e di nicchia. Un’invasione di campo che, a quanto pare, in molti non hanno gradito.

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