Galaxy S4: sono i sensori che fanno la differenza

Presentato al Radio City Music Hall di New York l’ultimo nato della famiglia Galaxy. Integra accelerometro, barometro, sensore di movimento, geomagnetico, giroscopio, Nfc, sensore di prossimità, di temperatura e umidità, luce Rgb. Sarà in grado di cambiare le regole del gioco?

Ha scelto la cornice del Radio City Music Hall di New York Samsung, che a partire dalla nostra mezzanotte ha presentato il suo ultimo nato, Galaxy S4, con il quale conta di mantenere più accesa che mai la competizione con Apple e con i suoi iPhone.

La barra, sono i primi commenti degli analisti, questa volta è stata fissata davvero in alto.
Il nuovo telefono, che sarà disponibile commercialmente nel mese di aprile, con il contributo di 327 carrier in 55 Paesi, ha un display da 5 pollici, con risoluzione 1920 x 108 e Gorilla Glass 3, utilizzerà processori quad core oppure, in alcuni mercati, un processore a 8 core, è spesso meno di 8 millimetri e monta una fotocamera frontale da 2 megapixel e una posteriore da 13, ed è un concentrato di sensori che aprono la strada a un numero infinito di applicazioni: accelerometro, barometro, sensore di movimento, geomagnetico, giroscopio, Nfc, sensore di prossimità, di temperatura e umidità, luce Rgb.
È disponibile in tagli da 16, 32, 64Gb e integra uno slot Micro Sd per ulteriori espansioni di memoria, mentre le colorazioni sono due: bianco o nero.
Android 4.2.2.2 Jelly Bean è il sistema operativo.

Per quanto riguarda le funzionalità, il nuovo dispositivo, del quale Samsung non ha reso noto l’ordine di prezzo, consente di utilizzare simultaneamente le due fotocamere, integra una funzione di Smart Pause e di Smart Scroll che segue il movimento degli occhi dell’utente e mette in pausa una riproduzione video quando realizza che l’utente non sta guardando il display, così come effettua uno scroll quando capisce che l’occhio si è fermato all’ultima riga di un testo.
Accetta comandi vocali e con la funzione Voice Drive può essere utilizzato come navigatore vocale, come sistema di messaggistica e gestore di telefonate, consentendo al guidatore di non lasciare mai la guida.
La fotocamera da 13 mpx, grazie alla funzione Drama Shot, è in grado di effettuare cento foto consecutive nell’arco di 4 secondi, selezionando automaticamente le migliori. Parimenti le funzioni di editing fotografico consentono di eliminare dalle foto ciò che non si desidera sia presente, mentre Story Album riunisce in album fotografici le immagini scattate.
Nel telefono è integrato un traduttore che lavora in nove lingue – e l’italiano è incluso – sia su testi scritti, sia su testi parlati, sia ancora su porzioni di testo evidenziate dallo stesso utente.
Galaxy S4 tiene traccia del consumo energetico dell’utente, grazie alla funzione S Health, si appoggia a un nuovo store (Samsung Hub) per i contenuti multimediali, integra un sistema (Knox) che in piena era Byod tiene ben distinti i dati personali da quelli lavorativi.

Molto altro ci sarebbe da dire sulle caratteristiche del nuovo dispositivo, che Samsung presenta come un vero e proprio companion che accompagna l’utente lungo l’intero arco della della sua giornata.
Resta però un punto, sul quale si interrogano gli analisti.
Di certo la società coreana ha voluto fare di questo smartphone una ”summa” del meglio e dello stato dell’arte della tecnologia.
Sarà però riuscita a dar vita a un dispositivo che possa porsi come ”game changer”, come oggetto in grado di sbaragliare le regole del gioco?
Il differenziale è stato davvero posto a un punto troppo alto per farsi inseguire dalla concorrenza, oppure, di nuovo, si sta replicando la modalità convenzionale tutta giocata sul numero di funzionalità integrate in un solo dispositivo?
Qualcosa di nuovo c’è ed è soprattutto nella possibilità di usare un dispositivo touch senza nemmeno arrivare a toccarlo, sfruttando al massimo i sensori integrati.
Ma è ancora un primo passo.

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