France Telecom centra gli obiettivi di crescita

In aumento nel 2002 fatturato (+2,9%) e clienti (8,1%), soprattutto nell’area mobile e nella larga banda. Per il carrier francese la fine della crisi è più vicina.

29 gennaio 2003 Malgrado le difficoltà legate all’alto livello di indebitamento, il 2002 è stato un anno positivo per il gruppo France Telecom. L’operatore ha registrato una crescita, a parità di perimetro, del giro d’affari pari a 2,9%, che sale a 8,4% (ovvero 46,6 miliardi di euro) considerando l’integrazione dell’operatore polacco Tp Group, avvenuta lo scorso aprile. In aumento anche il parco clienti dell’8,1%, pari a 111,7 milioni di unità.

In particolare, il 2002 ha visto la crescita dell’operatore mobile Orange (+11%) e dell’Isp Wanadoo (+30,4%), mentre si è ridotto il fatturato del carrier internazionale Equant (-5,5%).

Come tutti gli ex monopolisti, France Telecom ha ceduto ai concorrenti quote di mercato nella telefonia fissa, dove oggi controlla l’80% del mercato nazionale delle chiamate locali e il 64% di quelle internazionali. In calo del 5,2% le vendite di servizi di rete fissa (voce e dati) in Francia.

Va molto bene, invece, la commercializzazione di accessi Adsl: a fine anno erano in Francia 1.359.000, con un incremento in un solo anno di quasi un milione di linee.

Sul fronte caldo della liquidità, lo sforzo in atto è notevole, ed è stato confermato l’obiettivo di raccogliere 3 miliardi di euro cash quest’anno, da destinare alla riduzione del debito.

In sostanza, i risultati sono in linea con le aspettative e il Gruppo si dice ottimista per l’anno in corso.

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