Il produttori di stampanti ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio fiscale 2003 con un fatturato pari 1.108 miliari di dollari e utili per azione in crescita del 36% rispetto a un anno fa
30 aprile 2003 In linea con la crescita registrata a livello mondiale, Lexmark ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio fiscale in corso con un fatturato pari a 1.108 miliardi di dollari, il 6% in piu rispetto ai 1.050 miliardi riportati nel medesimo periodo dell¹esercizio precedente. Al termine del primo quarter del 2003 gli utili per azione del produttore di stampanti statunitense hanno raggiunto quota 73 centesimi, il 36% in più se paragonati ai 53 centesimi del Q1 2002.
Nel medesimo periodo l’utile netto ha raggiunto i 94,6 milioni di dollari, il 32% rispetto ai 71,5 milioni di un anno fa. E ancora una sono stati i consumabili a fare la differenza. Nel quadro presentato dalla societa, il fatturato dei prodotti di consumo inkjet e laser, pari a 642 milioni di dollari, ha, infatti, rappresentato il 58% del fatturato totale, con una crescita del 17% rispetto ai 546 milioni di dollari riportati al termine del medesimo periodo dell¹esercizio precedente. A riprova di un mercato “non ancora in ripresa” Lexmark ha però registrato un decremento dell¹8% nel fatturato derivante dalla vendita di stampanti che, rispetto ai 401 milioni di dollari del Q1 2002, non ha superato i 370 milioni.
E ora le previsioni per il trimestre in corso parlano di una crescita delle revenue “moderatamente positiva” con utili per azione che dovrebbero attestarsi fra i 70 e gli 80 centesimi per azione.
A incentivare la domanda di mercato, una nuova gamma di prodotti laser e inkjet a breve presentata sul mercato.
Target privilegiato dell’offerta saranno soprattutto le Pmi, nei confronti delle quali il vendor si sta ormai da tempo muovendo.