Dopo mesi di trattative Facebook ha raggiunto un accordo con la Federal Trade Commission, agenzia governativa statunitense, nell’ambito dell’indagine relativa al famigerato scandalo Cambridge Analytica.

L’accordo prevede il pagamento di una multa dall’ammontare record di cinque miliardi di dollari.

Ma non solo questo: oltre alla stangata (sempre relativa, in proporzione al valore e al fatturato del colosso dei social), l’accordo definisce, chiarisce la stessa Facebook, anche un nuovo quadro completo per proteggere la privacy delle persone e le informazioni che esse forniscono alla piattaforma.

Mark Zuckerberg ha illustrato questo cambio di approccio in termini di privacy nel corso di un evento interno dell’azienda e ha condiviso i punti principali anche in un post sul suo account Facebook.

L’accordo, spiega Zuckerberg, richiede un cambiamento strutturale nel modo in cui Facebook realizza i suoi prodotti e in cui l’azienda viene gestita. Partendo dalla piena consapevolezza della responsabilità che Facebook ha nel proteggere la privacy dei suoi utenti.

Nel concreto, come l’azienda ha un comitato di audit per le finanze, ce ne sarà uno anche per la privacy; inoltre, uno dei product leader più esperti di Facebook assumerà il ruolo di Chief Privacy Officer for Products.

Per implementare questo cambio di strategia, l’azienda dovrà poi riesaminare tutti i sistemi tecnici, al fine di individuare i rischi per la privacy, e ciò richiederà il lavoro di centinaia di ingegneri. Il tutto, per realizzare una visione più orientata alla privacy del social network.

FacebookAnche perché, e Facebook, almeno a parole, se ne rende conto, un cambio di rotta di tale portata non è necessario solo per rispondere alle autorità, ma anche per ricostruire un rapporto di fiducia con le persone.

Pertanto, Facebook ha dichiarato di voler mettere in atto in maniera più solida tutto ciò che serve a mitigare i rischi per la privacy, a ogni livello. E che l’azienda sarà più attenta nel monitorare gli abusi. I due concetti guida del “nuovo corso” per Facebook saranno: trasparenza e responsabilità.

Questi sforzi avverranno oltretutto sotto la vigilanza della Federal Trade Commission e del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. L’accordo impone infatti una serie di obblighi di reporting affinché Federal Trade Commission e Dipartimento di Giustizia dispongano di una chiara visibilità su quanto effettivamente Facebook stia adempiendo alle sue responsabilità.

Auguriamoci dunque che si sia arrivati davvero a un punto di svolta e che da ora in poi il tema della riservatezza dei dati sui social venga trattato con tutta l’importanza e la prudenza necessarie.

We've formally reached a settlement with the Federal Trade Commission about privacy. We've agreed to pay a historic…

Posted by Mark Zuckerberg on Wednesday, July 24, 2019

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