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Esprinet, ricavi in crescita del 4% nel primo trimestre 2020

Il CdA di Esprinet ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2020, da cui emerge che i ricavi da contratti con clienti si attestano a 913,8 milioni di euro, +4% rispetto a 875,5 milioni di euro nel primo trimestre 2019, dei quali 595,7 in Italia, il 3% in più rispetto ai 577,3 del primo trimestre 2019.

Il Gruppo Esprinet registra un trend più favorevole per le attività spagnole (+6%) rispetto alle italiane (+3%). Le vendite sul territorio portoghese hanno segnato una performance del 45%, premiando gli investimenti in marketing e il rafforzamento della presenza locale.

L’analisi dei ricavi per linea di prodotto evidenzia un incremento nel segmento Consumer Electronics (279,6 milioni di euro, +21%), trainato dalla crescita del +31% per gli Smartphones.

Il segmento IT Clients mostra una sostanziale stabilità (486,6 milioni di euro) per effetto di un sostanziale re-mix tra PC (+5%) e Stampanti e Consumabili (-5%).

Il Margine Commerciale Lordo è di 42,3 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +3% rispetto al primo trimestre 2019 (41,0 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi a parità sostanziale di margine percentuale (4,63% contro 4,68%) e nonostante l’effetto diluitivo legato alla perdita di ricavi di Celly causata dalla parziale interruzione di attività.

L’EBIT è di 8,3 milioni di euro ed evidenzia un forte incremento rispetto al primo trimestre 2019 (+24%) per effetto della leva operativa su maggiori volumi e grazie anche alla riduzione dei costi operativi (-1%) e nonostante il contributo differenziale negativo di Celly pari a 0,5 milioni di euro.

L’utile ante imposte, di 5,9 milioni di euro, evidenzia un miglioramento del +40% e beneficia della riduzione degli interessi passivi bancari di 0,7 milioni di euro dovuta sia al minor utilizzo delle linee bancarie che al minor costo del debito lordo.

L’utile netto, di 3,9 milioni di euro, registra un aumento del 34% (2,9 milioni di euro nel primo trimestre 2019).

Gli indicatori patrimoniali e finanziari confermano la solidità del Gruppo.

Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di Esprinet, in una nota sottolinea che oltre la “crescita dei ricavi del 4%, i principali indicatori di performance segnano un deciso miglioramento. Sin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 la priorità assoluta è stata di tutelare la salute delle nostre persone al fine di garantire continuità alla filiera dell’IT, essenziale e strategica per il funzionamento dei paesi in cui operiamo. Inoltre, il mese di marzo ha evidenziato una difficoltà negli approvvigionamenti dai fornitori maggiormente dipendenti da stabilimenti insediati in Cina e Corea del Sud, che sono state fortemente impattate dalle misure restrittive adottate dai rispettivi governi”.

Come è andata Esprinet nell’emergenza Covid-19

Come si legge nella nota che accompagna il bilancio trimestrale, successivamente alla chiusura del trimestre si è assistito al perdurare dell’emergenza Covid-19 e all’adozione da parte dei Governi europei di misure sempre più restrittive rispetto alla circolazione delle persone e al blocco delle attività commerciali e produttive.

Per fronteggiare tale emergenza Esprinet ha costituito una task force che, alla luce dei provvedimenti via via emanati dalle autorità competenti, tenuto conto dell’appartenenza del Gruppo alla filiera tecnologia ritenuta essenziale, ha costantemente promosso e verificato l’adozione di misure preventive atte a garantire continuità ed efficienza alle attività del Gruppo preservando nel contempo la salute e la sicurezza dei propri dipendenti e collaboratori.

Il Gruppo ha attivato i piani di business continuity attraverso l’estensione dello smartworking al 100% della popolazione aziendale non operante nei magazzini. Le misure di protezione e tutela della salute dei lavoratori indicate nel protocollo Imprese-Sindacati, con riferimento ai dipendenti operanti nella logistica centralizzata e nei cash&carry ad insegna “Esprivillage”, sono state prontamente e adeguatamente implementate.

Nel corso del periodo di lockdown il Gruppo ha continuato ad operare grazie all’attivazione dei necessari presidi di business continuity”e al rispetto dei protocolli sanitari diretti a preservare la salute e la sicurezza di dipendenti e collaboratori. Anche la filiera cui il Gruppo appartiene, quella della produzione, distribuzione e commercializzazione di ICT in Italia e Spagna, non ha subito interruzioni.

Si è sperimentata nel bimestre marzo-aprile una difficoltà negli approvvigionamenti dai fornitori maggiormente dipendenti da stabilimenti insediati in Cina e Corea del Sud, che sono state fortemente impattate dalle iniziali misure restrittive ivi adottate.

Tale situazione è in via di normalizzazione e per il mese di maggio le attese sono per un ritorno praticamente a pieno regime delle linee produttive con qualche residua criticità per i notebook e per alcuni prodotti di elettronica di consumo.

Sul fronte della domanda il consenso degli analisti non è ancora sufficientemente stabile. Le stime di contrazione del PIL nel secondo trimestre nei paesi in cui il Gruppo è presente (Italia, Spagna e Portogallo) accreditano un –8/10% unitamente ad una ripresa già dal terzo trimestre trainata dal comparto dei beni durevoli.

L’andamento favorevole del primo trimestre 2020 poco dice riguardo ai trend dei prossimi mesi, essendo maturato in un orizzonte temporale solo in parte interessato dal deflagrare della emergenza pandemica.

Al riguardo risulta significativo l’andamento dei ricavi di aprile che registra un calo del -19% (-22% in Italia e -15% in Spagna) in parte dovuto alla carenza di prodotto specialmente nell’area a maggior domanda dei device per “smartworking” ed “e-learning” (essenzialmente PC e tablet).

I segnali che giungono dal mercato paiono accreditare un periodo di difficoltà per il segmento di prodotto delle Advanced Solutions, in particolare quello relativo alle soluzioni per datacenter, collegato sia alla prolungata chiusura di molte grandi imprese, sia alla difficoltà da parte dei system integrator e dei Value Added Reseller di chiudere progetti complessi come quelli tipicamente collegati a questo tipo di soluzioni operando esclusivamente in modalità remota.

Sembra invece confermata la continua crescita del segmento cloud e software anche per effetto degli investimenti in corso e pianificati dalle imprese e dalle istituzioni governative per garantire il funzionamento da remoto delle proprie attività.

Nel corso del mese di aprile il canale degli IT Reseller ha mostrato una buona resilienza favorita anche dai molti progetti di smartworking attivati dalle imprese e dagli enti governativi, mentre il canale dei retailer fisici ha sofferto un vero e proprio crollo dei volumi dovuto al lungo periodo di chiusura dei punti vendita solo in parte compensato dalla migliore performance delle vendite on-line.

Alla luce di tutto ciò Esprinet si riserva di fornire aggiornamenti sulla evoluzione della gestione non appena si verificheranno le condizioni di visibilità idonee per l’elaborazione di stime più accurate sugli impatti legati all’emergenza Covid-19.

E alla luce dell’effetto depressivo sui tassi di crescita delle economie sia in Italia che in Spagna e del riflesso negativo sui volumi di attività del Gruppo, il Gruppo ha elaborato e implementato una serie di misure dirette a mitigare l’impatto finanziario del Covid-19, basate in particolare sul contenimento dei costi, sulla gestione ottimale del capitale circolante e sul rafforzamento della struttura finanziaria.

Con riferimento a quest’ultima è stato deciso di non proporre alcuna distribuzione di dividendi 2020 e di non sostenere altri oneri per il riacquisto di azioni proprie sottoponendo altresì all’Assemblea dei soci del prossimo 25 maggio la revoca del piano di buy-back approvato nel 2019.

Anche grazie ai risultati di tali iniziative, il Gruppo ritiene di poter contenere gli effetti dovuti alla prevedibile contrazione dei volumi di attività per l’esercizio in corso.

Inoltre, quando lo scenario emergenziale lascerà il posto ad un contesto macroeconomico più favorevole, il Gruppo potrà fare leva sul proprio forte posizionamento competitivo e sulla solidità dei propri fondamentali economico-finanziari per proseguire il percorso di sviluppo organico e creazione di valore nel medio periodo.

Per Esprinet i fondamentali del settore distributivo continuano ad essere robusti e, anzi, le aspettative nel medio-periodo accreditano un ruolo ancora crescente della distribuzione nella filiera ICT e un conseguente sempre maggiore utilizzo del canale indiretto.

Il Gruppo ritiene infine che l’attuale fase di emergenza, combinata con una storica spinta del settore distributivo verso un crescente consolidamento, possa indurre alcuni operatori di dimensioni medio-piccole ad accelerare i processi di transizione generazionale e che il Gruppo possa essere in posizione di privilegio per cogliere le opportunità che si presenteranno.

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