Emc in lento declino

La numero uno mondiale dello storage ha registrato un calo del 47% nel fatturato del terzo trimestre e sta provvedendo a licenziare 4mila dipendenti. Il futuro appare stretto fra trend di mercato negativi e addirittura una possibilità di acquisizione da parte di Ibm.

Non è un momento felice per Emc. La numero uno mondiale dello storage si trova circondata da fattori negativi di mercato e le cifre, inevitabilmente, ne risentono. Il terzo trimestre si è chiuso con un calo del 47% nel fatturato, sceso a 1,21 miliardi di dollari, mentre le perdite sono arrivate a 945 milioni di dollari, contro un utile di 458 milioni nello stesso periodo di un anno fa. Conseguenza immediata di questo difficile stato di cose è la decisione di licenziare 4mila dei 23mila dipendenti oggi in organico.

La società si trova a fronteggiare un insieme concomitante di elementi poco favorevoli e non tutti dipendenti dalla congiuntura recessiva. Il mercato dello storage sta cambiando e l’azienda non sembra mostrare gli adeguati segni di adattamento. Qualche cliente scontento ha fatto sentire la propria voce, parlando di “arroganza” della forza vendita, mentre qualcun altro (vedi i magazzini Wal-Mart) è passato alla concorrenza. Proprio quest’ultimo è il fattore di maggior preoccupazione per Emc. Negli anno 90, la società ha completato l’ascesa verso il primato con l’introduzione dei sistemi disk array con cache integrata e con il successivo supporto di multiple piattaforme, da Unix a Windows Nt. Oggi, però, l’offerta San sta raggiungendo la fase di maturità nel ciclo di sviluppo e nello storage Ip la competizione si è fatta più dura. Emc ha sempre fatto leva su prezzi alti, giusitificati dal fatto che la clientela era disposta a pagare di più per avere migliori prodotti e servizi. Ma la situazione sta cambiando e concorrenti come Hitachi Data Systems sono in grado di offrire prodotti simili a costi più bassi. E così aziende come Sun, da sempre legate a Emc, stanno cambiando rotta e vendendo i prodotti Lightning della rivale.

Anche la strategia commerciale basata sulla sola vendita diretta sta mostrando la corda. La concorrenza usa anche il canale e trae beneficio dalla possibilità di proporre add-on ai propri prodotti. Senza contare che la forza vendita diretta ha costi piuttosto onerosi.

Il futuro per Emc appare indefinito e aperto a varie ipotesi. Gli ottimisti ritengono che le vendite potranno riprendersi non appena la situazione di mercato migliorerà, ma occorrerà rivedere qualcosa nella strategia commerciale e potenziare l’offerta nell’area midrange, dove si sta concentrando la domanda. Sono però circolate altre indiscrezioni, come un tentativo di acquisizione da parte di Ibm o l’intenzione di abbandonare l’hardware per concentrarsi solo sul software per lo storage. Emc ha smentito categoricamente tutto questo, ma certo qualche cambiamento dovrà avvenire, pena la consegna dello scettro del mercato, magari proprio alla rivale Ibm.

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