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Edge computing e intelligenza artificiale, il futuro secondo Reply

Edge computing e intelligenza artificiale sono due fra le tecnologie più promettenti e in grande crescita di popolarità. Non solo: sono anche perfettamente complementari, giustificando assieme gli investimenti in sviluppo ed implementazione. Il combinato disposto di edge e intelligenza artificiale apre scenari inediti, il cui potenziale è quasi illimitato e alla base di progetti anche molto complessi di trasformazione digitale. Per approfondire questa interessante tematica, ci siamo confrontati con gli esperti di Reply. Con questo articolo diamo il via ad una serie di contributi da cui emergono le diverse angolature di edge e intelligenza artificiale.

Secondo Giorgia Fortuna, Machine Learning Reply, autonomia delle connessioni di rete, garanzie di sicurezza dei dati, costi ridotti: sono questi i tre grandi benefici derivanti dall’implementazione del modello di elaborazione edge intelligenza artificiale, ovvero quando l’intelligenza artificiale viene combinata all’edge computing.

Fino ad ora l’intelligenza artificiale si era prevalentemente affidata al cloud computing perché capace di assicurare a sua volta tre significativi vantaggi: una potenza di calcolo virtualmente illimitata, la possibilità di impiegare tutta la potenza soltanto per il tempo strettamente necessario e un’alta disponibilità del cloud determinante tempi minimi di inattività nei servizi di intelligenza artificiale.

Tuttavia, avverte Fortuna, nel tempo sono emerse delle problematiche, legate soprattutto al ricorso ad ambienti cloud nell’utilizzo di dispositivi IoT.
Innanzitutto, la necessità di avere una connessione al cloud costante e affidabile, soprattutto nella fruizione delle applicazioni in tempo reale. Pensiamo ad esempio alle conseguenze fatali che si genererebbero in caso di temporanea disconnessione se i veicoli autonomi facessero affidamento soltanto sulla intelligenza artificiale nel cloud, o a quando la connessione di rete non è disponibile.

O ancora in situazioni di latenza della rete, come nel caso di un evento live: in questo caso, anche solo un ritardo di 10 millesimi di secondo comprometterebbe l’intera esperienza.

Per questo l’edge, ricorda Fortuna, grazie alla sua intrinseca caratteristica di autonomia dalle connessioni di rete, può diventare veramente la soluzione ideale in queste situazioni.
Ma non dobbiamo pensare solo agli aspetti più tecnici: sono molte le situazioni in cui il ricorso al cloud non è la scelta più adatta e sono spesso legate alla user experience, alla sicurezza e alle normative.

Trasferire dati personali sensibili a un cloud centrale per la loro elaborazione, invece che svolgere l’operazione direttamente sul dispositivo locale, oltre a richiedere tempi maggiori, pecca anche in termini di efficienza, aumentando il rischio di violazione dei dati su larga scala con una minor conformità alle normative sulla privacy dei dati.

Di contro, sull’edge, l’elaborazione delle informazioni viene eseguita vicino all’ubicazione fisica dell’utente che elabora i dati o alla sorgente stessa dei dati, per l’appunto l’edge della rete, permettendo una maggior garanzia di privacy e quindi una più ampia fiducia dell’utente nei confronti del servizio.

Altro elemento da non sottovalutare è il costo: implementare algoritmi di intelligenza artificiale direttamente sul dispositivo edge può essere perfino più conveniente che implementare e mantenere una connessione di rete. E se è certamente vero che i costi del cloud sono modulari in base alla richiesta di capacità di calcolo, è altrettanto vero che la potenza di calcolo del dispositivo edge è gratuita.

Giorgia Fortuna porta l’esempio dei cellulari: gli attuali smartphone sono dotati di processori progettati specificamente per l’intelligenza artificiale e dunque per l’elaborazione direttamente sul dispositivo, senza alcun costo.

Inoltre, sempre in un’ottica di efficientamento economico, l’edge AI può servire da preprocessore, pulendo o filtrando i dati in modo da diminuire il carico per il servizio cloud, o essere impiegata per rilevare anomalie o per la manutenzione predittiva, come nel monitoraggio delle vibrazioni degli assi dei treni e nella stima del deterioramento dei binari.

In conclusione, secondo la manager di Reply, le opportunità offerte dall’edge AI sono estremamente preziose ed è la ragione per cui, inevitabilmente, entreranno sempre più in gioco impattando sul modo di fare impresa e più in generale sul sistema Paese perché capaci di superare i più evidenti ostacoli legati all’adozione di soluzioni di cloud computing.

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