E’ Pacifica la virtualizzazione di Amd

Le tecnologie Silvervale e Vanderpool, che Intel intende incorporare nei server e nei client per farvi girare due Os, hanno già trovato il loro rivale. Ma si tratta di lavori in corso.

Intel e Amd si stanno inseguendo su tutti i fronti. Non appena uno dei due parla di un prodotto o di una tecnologia, l’altro precisa che sta lavorando sul medesimo fronte, aggiungendo magari che la sua proposta comporta indubbi vantaggi.


Così sta succedento per le piattaforme dual core, che entrambi i fornitori hanno solo cominciato a mostare concretamente, e così succede per quasi tutti gli altri ambiti di sviluppo legati al mondo del silicio.


Particolarmente interessante sembra il confronto che concerne le tecnologie di virtualizzazione, che consentono a una macchina di far girare contemporaneamente due sistemi operativi.


Presso il Developer Forum, Intel nei giorni scorsi ha parlato delle due iniziative in corso, battezzate rispettivamente Silvervale e Vanderpool, quest’ultima una novità destinata alle piattaforme client.


Entrambe le tecnologie sono destinate al rilascio non prima del prossimo anno (si sa già che Montecito, la prossima generazione di Itanium, supporterà Silvervale, mentre Vanderpool sarà in corporata nel prossimi chip dual core per il mobile). Entrambe, secondo la società, saranno fondamentali per tutti gli sviluppi hardware futuri.


Quanto ad Amd, sebbene al momento continui a lavorare con le società che sviluppano software di virtualizzazione, ha dichiarato che all’interno della società sono già in corso i lavori per una tecnologia di virtualizzazione avanzata, chiamata in codice “Pacifica”.


Lo stratagemma utilizzato dai software di virtualizzazione, come WMware, consiste nella creazione di un sottolivello (o sub-ring) fittizio di interazione tra il sistema operativo e l’hardware (normalmente i sistemi operativi operano a livello del ring 0, cioè quello più vicino all’hardware). Il sistema operativo è “convinto” di operare al ring 0, anche se in realtà viene trattato dal sofware di virtualizzazione esattamente come una qualsiasi altra applicazione.


Non si sa, al momento, con quali modalità funzioneranno concretamente le tecnologie di virtualizzazione dei produttori di chip (cioè come gestiranno l’Os “virtualizzato”), ma gli analisti sottolineano che far girare il processo di virutalizzazione a livello dell’hardware comportrà indubbi vantaggi dal punto di vista delle prestazioni.

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