E ora Oracle affronta la questione prezzi

La società è al lavoro per uniformare le proprie modalità di pricing con quelle di PeopleSoft. Ai clienti sarà offerta un’alternativa.

L’opera di razionalizzazione d’offerta della nuova Oracle deve affrontare anche il fronte dei prezzi. Rispetto al modello tradizionale, basato sul numero di utenti, adottato dalla società di Larry Ellison per la E-Business Suite, infatti, quello di PeopleSoft è diametralmente opposto, calcolando la quotazione in base un insieme di variabili come il fatturato della società cliente, le sue dimensioni e l’industry di appartenenza.


Jacqueline Woods, vice president for global pricing and licensing strategy di Oracle, è al lavoro per cercare di omogeneizzare i due differenti approcci. Probabilmente, la strategia sarà quella di offrire in futuro un’alternativa simile al modello della E-business Suite, lasciando però attiva anche l’attuale modalità in uso presso i clienti PeopleSoft.


Non è chiaro se, nel passaggio, questi ultimi ci potranno tutti guadagnare o meno. Se, da un lato, il modello di PeopleSoft legato al fatturato penalizza le realtà che crescono, d’altro canto lascia i costi inalterati nel caso un’impresa decida di estendere l’utilizzo del software a una base più ampia di impiegati.

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