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Droni e satelliti forti nei Kibs

Dal punto di vista di un drone, gli umani si identificano in base alle funzioni per le quali vengono riconosciuti: sensori, decisori o attuatori. Il paradigma ribaltato, vale a dire come gli uomini guardano ai droni, può aiutare a comprendere l’importanza del punto di vista nelle rivoluzioni tecnologiche in generale ed in particolare per l’avvento dei robot volanti.

L’Associazione Italiana Droni, in sigla Aidroni, è una battagliera associazione volta all’avanzamento della filiera produttiva di modelli multicottero ed ala fissa. Non si tratta d’una associazione di amatori, professionisti o aeromodellisti, bensì d’un gruppo ridotto di esperti e produttori di questi device, che operano su più fronti con un approccio di cross association. In quest’ottica va vista l’adesione a Confindustria servizi innovativi e tecnologici.

Un grande lavoro è stato fatto con l’ente satellitare Asas, a partire dal marzo 2015, per coordinare ed integrare – grazie ad un tavolo tecnico permanente – le proposte di satelliti e droni, due tipologie di mezzi che spesso incidono sullo stesso segmento di mercato.

luciana de finoUn’altra tappa del percorso di divulgazione è l’accordo con i Talent Garden italiani, gli spazi di coworking ed incubazione delle idee ormai ben presenti sul nostro territorio. Ed ampia è la consapevolezza dell’importanza della qualità dei servizi, necessaria anche per supportare adeguatamente la fabbrica 4.0: i droni devono entrare con entrambi i piedi nei Kibs, knowledge-intensive business services, rappresentano l’8% del Pil italiano, con tassi di crescita già tornati al livello pre-crisi del 2008, a differenza del resto del Paese.

Aidroni chiede che i droni vengano trattati come nuovi aerei”, ha detto Luciana De Fino, presidentessa dell’associazione e già vicepresidente di Confindustria Basilicata, mentre “per le autorizzazioni chiediamo la dematerializzazione dei processi”. Luciana è una giovane poco più che trentenne con numerosi titoli accademici ed imprenditoriali già acquisiti.

Tra gli obiettivi c’è la razionalizzazione dei modelli di business del settore, attraverso analisi di mercato, per la promozione di interoperabilità e standardizzazione. È infatti necessario rimuovere i vincoli giuridici, istituzionali e finanziari che frenano la dronistica. Come tutti gli operatori seri del settore, infine, una linea chiara è la guerra agli operatori non autorizzati.

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