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Dronesbench, il banco di prova dei droni

I banchi di prova sono soluzioni complete per la verifica semplice di tutte le principali caratteristiche d’un particolare dispositivo. Vengono usati in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto: l’utente finale li usa principalmente dopo l’acquisto, ma trovano grande impiego anche in fase di progettazione e di stress test dei componenti.
Anche quando si parla di droni, studenti, laboratori, progettisti ed utenti finali possono ottenere un generale innalzamento della qualità nella loro attività grazie ad una gestione dei test regolare e confrontabile nel tempo. Anche i venditori, usando il bench come simulatore di condizioni di volo, possono spingere con maggior forza sulle leve emotive del possibile acquirente.

La Dpm Elettronica di Foggia ha sviluppato un banco di prova per i multicotteri. Dronesbench vincola il multicottero ad un piano di lavoro con quattro sensori di pressione, genera fumo per l’ispezione ottica dei flussi d’aria e impiega una camera termica per verificare lo stress delle parti più a rischio.
Il drone viene vincolato al piano di lavoro sicuro tramite sistemi elastici messi in serie a sensori di forza, e simula un volo reale. L’alimentazione della batteria viene fatta passare attraverso l’elettronica di controllo per la misura dei principali parametri elettrici.
Il software verifica numerosi parametri, tra i quali la potenza assorbita, peso e spinta del drone, l’energia necessaria, la reale capacità della batteria e la temperatura dei motori. Con questa strumentazione, finora assente ne panorama dronistico, è possibile fare il burn-in, ovvero la verifica dei primi mesi di vita del device, per controllarne la corrispondenza dei parametri ingegneristici nel tempo.
Particolarmente importante è la potenza assorbita per una spinta di 1 kg, almeno relativamente ai droni di circa 3 kg, sui quali è tarata la funzionalità del bench. Il sistema valuta le prestazioni anche di droni più piccoli, ma ovviamente per alcuni parametri i limiti e le tolleranze hanno utilità minore rispetto alla categoria superiore.

Valutazione del rischio anche per le assicurazioni

Il sistema valuta le prestazioni ed indica il baricentro effettivo con la sensoristica di configurazione, l’effettiva durata della batteria ed una eventuale sofferenza dei sistemi sotto stress (batteria, motori), che possono essere ricontrollati ed eventualmente sostituiti prima che cedano. Usando un workbench, i crash dei velicoli sono ridotti al minimo. Un altro uso interessante è la verifica dell’effettiva configurazione del software a bordo, ad esempio per evitare di mandare in volo in una nuova location un drone con ritorno a casa automatico tramite Gps.

La Dpm propone anche i corsi di corretto impiego del Dronesbench. E’ ragionevole pensare ad un impiego di questi banchi di misura standard anche nella valutazione del rischio: le aziende possono meglio valutare il ciclo di vita (ricambi e crash), le assicurazioni possono ridurre l’alea di rischio, oggi ancora molto opinabile.

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