Dell, bene i pc ma nel futuro c’è sempre più storage

Il Q2 2003 si è chiuso per il produttore Usa con vendite per 8,5 miliardi di dollari e profitti netti che hanno superato il mezzo miliardo. E se le vendite di pc contano per il 52% sul fatturato totale, i sistemi per il back up dei dati sono sempre più rilevanti

19 agosto 2002 Trimestre da ricordare
per Dell. Al termine del secondo quarter dell’esercizio fiscale 2003 il
produttore statunitense ha riportato vendite per 8,5 miliardi di dollari, l’11%
in più rispetto ai 7,6 miliardi registrati nel medesimo periodo dell’esercizio
precedente. Al 2 agosto scorso, giorno della chiusura della trimestrale, le
entrate nette registrate sono state di oltre 500 milioni di dollari, il 15,6% in
più, rispetto ai 433 milioni riportati al termine del Q2 2002. Da segnalare che
il 52% del fatturato riportato dalla società proviene dalla vendita di personal
computer, ma il segmento storage, cresciuto del 70%, comincia a giocare un ruolo
importante nei bilanci. Tanto che, per l’anno fiscale in corso, Dell ha
annunciato di attendersi ricavi pari a un miliardo di dollari provenienti
proprio dalle soluzioni per il recupero e la protezione dei dati aziendali.
Intanto, combinate insieme, storage, server e workstation arrivano a totalizzare
un business di circa 1,7 miliardi di dollari, il 20% del fatturato totale. Ma le
buone notizie non finiscono qui. Il management della società ha già fatto sapere
di attendersi nuovi incrementi a livello finanziario, registrando una seppur
debole, ma continua ripresa della spesa nel mercato It da parte delle corporate.
Tanto che per il terzo trimestre in corso Dell annuncia un’ulteriore crescita
del fatturato, pari al 5%, fino a toccare quota 8,9 miliardi di dollari.
Previsioni, quest’ultime, che si sono tradotte in chiari cenni di ripresa anche
per i produttori di semiconduttori come Applied Materials che, proprio negli
scorsi giorni, ha visto crescere le proprie azioni del 92%, o 6,6 centesimi per
azione, fino a toccare quota 14,78 dollari.

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