Da Nokia il “Communicator-non-Communicator”

Uno smartphone disponibile dal primo trimestre del prossimo anno, indirizzato ai professionisti in movimento.

8 settembre 2004 Difficile non chiamarlo
Communicator, visto che del Communicator ha tutto l’aspetto.

Nokia preferisce però chiamarlo semplicemente con il suo
nome, 9300, e classificarlo direttamente nella
categoria smartphone.
Il 9300, disponibile nel primo
trimestre del prossimo anno, si colloca perfettamente al centro dell’offerta
della divisione Enterprise Solutions di Nokia. Quella, per
intenderci, nata dalla riorganizzazione che Nokia si è data all’inizio dell’anno
e la cui missione è quella di fornire soluzioni end-to-end al mondo
professionale.
Con il modello 9300 Nokia propone a un mercato target fatto
prevalentemente di professionisti in movimento uno strumento
che rappresenta una sintesi tra Pda e telefono. Un Communicator più leggero,
sarebbe la definizione giusta, se potessimo chiamarlo Communicator.
Perchè
del Communicator, e in particolare del 9500 di prossima uscita, il 9300 ha tutte
le caratteristiche, con qualcosa di meno.
Tastiera estesa, piattaforma 80,
funzionalità: ecco i dati comuni. Mancano poi fotocamera, Wlan, qualche manciata
di grammi e circa 150 euro, che quando si comincia a parlare di cifre
nell’ordine dei 700 euro proprio pochini non sono.
Il tutto in un design
sicuramente un po’ più appealing del classico Communicator, cosa che rende il
prodotto anche “esportabile” in ambienti diversi da quelli strettamente
lavorativi.
Tecnicamente si tratta di un Triband Trimode
(Gsm, Gprs ed Edge), segno che Nokia è ancora ben lontana dal subire le
seduzioni del 3G.
Non abbastanza affidabile, dice.
Quindi non se ne parla
ancora.
Di corredo integra una Multimedia Card da 128 Mb, ma
supporta tagli fino a 2 Gb, mentre per quanto riguarda la dotazione software,
oltre ai tradizionali Pim, è in grado di gestire le più comuni applicazioni
d’ufficio, presentazioni incluse.
Le partnership con Ibm,
Oracle
, e il recente accordo stipulato con Blackberry
vestono poi il prodotto di applicazioni di classe enterprise, aprendogli la
strada anche verso forme di commercializzazione diverse, attraverso le terze
parti delle aziende coinvolte nei progetti di supporto e
interoperabilità.

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