Da analogico a digitale, alla ricerca del compromesso

Per riversare videocassette o filmini da videocamere analogiche al computer, il modo più semplice è collegare il videoregistratore al PC con un box dotato di interfacce videocomposito o SVideo

luglio 2004 Abbiamo spesso parlato dell’acquisizione da videocamera
digitale MiniDV, che avviene tramite una connessione firewire.

Ma se la fonte è analogica, per esempio da una cassetta VHS di un videoregistratore,
allora il discorso si complica, sia a livello di collegamenti sia del formato
in cui si converte il flusso video.

I prodotti che abbiamo testato in questa prova permettono di acquisire
il video da una fonte analogica
, videocamera o videoregistratore e
di trasformarla in digitale.

Grazie alle loro dimensioni molto ridotte, si adattano bene
ai computer portatili, ma, a parte la scheda PCMCIA di Terratec, si possono
anche collegare ai desktop sfruttando le interfacce USB o firewire.

I quattro dispositivi in prova sono molto eterogenei, questo
ci permette di fare un’interessante panoramica sulle differenti tipologie
dei prodotti che sono presenti sul mercato, sia come prezzo sia come qualità
complessiva data dalla presenza o meno di un chip di codifica integrato.

Dalla scheda PC Card di Terratec al minibox di Dazzle,
passando per il multifunzione di Tx Italia e terminando con
il semiprofessionale di Canopus.

Il formato e la tipologia di connessione
La trasformazione del video analogico in digitale permette di lavorare sul video
in formato MPEG1, MPEG2 oppure se il convertitore lo consente
anche in formato DV, standard per esempio utilizzato dalle videocamere che permette
di raggiungere una qualità più alta.

In generale per l’acquisizione video è più indicata
la connessione firewire
, ma a causa di costi più elevati di
implementazione, nei prodotti di fascia economica si preferisce dare spazio
all’interfaccia USB, quasi obbligatorio utilizzare quella di tipo 2.0
al posto della vecchia 1.1 in quanto la prima è di 40 volte più
veloce e in grado di supportare al meglio il flusso video. Nella prova abbiamo
due dispositivi con USB e uno firewire, e i costi evidenziano questa differenza.

Come abbiamo fatto le prove
Le prove si sono svolte su un portatile di Acer Aspire 1710, equipaggiato con
un processore Pentium 4 a 3 GHz e 1 GB di memoria RAM, oltre a un ampio schermo
LCD da 17 pollici.

E’ dunque un notebook che si adatta bene alla funzione di sistema multimediale
per editing video, grazie anche alla completa dotazione di porte: due firewire
(una a 4 e una a 6 pin) e ben sei porte USB 2.0.

Al portatile abbiamo collegato un videoregistratore 4 testine Sharp tramite
l’adattatore da SCART a RCA audio/videocomposito, come quello contenuto
nella confezione di Terratec.

Abbiamo poi acquisito circa 2 minuti da una videocassetta non protetta da diritti
d’autore e abbiamo provato a convertire il filmato nei formati supportati
dal box e dal software di acquisizione video.

Infine, abbiamo fatto dei paragoni sulla qualità video e analizzato
il filmato alla ricerca di imperfezioni come perdita di frame o deterioramento
della qualità complessiva con formazione di blocchetti di pixel nell’immagine.

I formati di cattura video
MPEG1
Formato con qualità discreta, paragonabile a un VHS, che si può
utilizzare per la creazione di VideoCD. Bassa occupazione spazio su disco.

MPEG2
Formato con qualità molto buona, in cui sono compressi i film nei DVD
video commerciali, può essere utilizzata per creare SuperVideoCD e DVD
video. Discreta occupazione su disco.

DV (AVI)
Formato con qualità ottima, utilizzata nelle videocamere digitali. è
il miglior formato per fare editing video anche semiprofessionale. Alta occupazione
su disco.

I cavi e gli attacchi
Videocomposito e audio
I connettori RCA sono i più diffusi e i più semplici da trovare
per il collegamento analogico. I colori identificano la tipologia: giallo è
il video composito, bianco è l’audio sinistro e rosso è
l’audio destro.

Svideo
Migliore in relazione alla qualità del segnale video rispetto al Composito
è l’SVideo o SVHS, rappresentato da un connettore Mini-Din di forma
tonda permette di avere un segnale video migliore del video composito in quanto
scinde i colori dal segnale di luminanza e crominanza.

Firewire
Anche chiamato IEEE1394 o iLink è lo standard adottato da Apple e diventato
un punto di riferimento per chi si occupa di videomontaggio. Quasi tutte le
videocamere digitali hanno questa connessione. Disponibili in due versioni a
4 pin (tipicamente sulle videocamere e notebook) a destra o a 6 (sulle schede
per PC) a sinistra.

USB
Standard per connettere periferiche quali stampanti, scanner, modem, fotocamere
digitali o per scaricare le foto dalla videocamera su PC. Nella versione 2.0
beneficia di una velocità di trasferimento 40 volte superiore alla 1.1
(da 11 si passa a 480 Mbps). I cavi di connessione sono uguali per entrambi
gli standard.

I PRODOTTI PROVATI

Produttore Canopus Dazzle Terratec Tx Italia
Modello ADVC55 DVC90 Cameo AV Mobile Hollywood Live
Prezzo 298,8 89 69,99 179
Pro ottima qualità prezzo dotazione cavi sintonizz. TV integrato
Contro Prezzo non mostra anteprima surriscald. dell’unità manuale scarno
Tipologia BOX BOX PC Card BOX
Interfacce Firewire USB 2.0 PCMCIA USB 2.0
Alimentazione opzionale no no no
Connettori        
Audio/ Videocomposito
Svideo
Antenna TV no no no
Cavi in dotazione Firewire 6/6 pin nd RCA Video/Audio – Svideo – Convertitore SCART I/O USB 2.0
Software in dotazione nd Studio Quickstart – DVD bonus content Ulead Videostudio 7 SE – DVD MovieFactory 2 – Interfaccia di cattura Ulead Videostudio 7 SE – DVD MovieFactory 2
Garanzia 3 anni 2 anni 2 anni 2 anni

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