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CSR: la Corporate Social Responsibility secondo Western Digital

Responsabilità sociale di impresa, in inglese CSR: è la sfida del momento (e del futuro) con cui dovranno fare i conti tutte le organizzazioni, e il mondo It non fa certo eccezione. Intervistiamo per voi i leader di settore, svelandone strategie, impostazioni e focus d’azione. La tecnologia al servizio di società più eque ed inclusive non è uno slogan privo di contenuti, ma un obbiettivo concreto.
Del resto le aspettative dei cittadini sono elevate e impossibili da ignorare:
una ricerca del World Economic Forum realizzata assieme a Ipsos ha svelato che l’86% delle persone intervistate vorrebbe miglioramenti significativi in termini di inclusività ed equità sociale.
01net ha quindi deciso di intervistare le aziende più prestigiose del mercato It, chiedendo loro in che modo è cambiato il loro modello di business per accogliere queste importanti istanze.

Per Western Digital, ha risposto alle nostre domande Davide Villa, Director Business Development EMEAI.

La Corporate Social Responsibility sta determinando importanti cambiamenti nel modo di operare e produrre delle organizzazioni. Etica e profittabilità sono ancora temi opposti, oppure possono convivere con successo?

La CSR rappresenta un impegno importante per Western Digital: crediamo infatti che le aziende abbiano un ruolo fondamentale nel favorire un atteggiamento trasparente nei confronti di tutti gli stakeholder e nel creare un ambiente aziendale positivo, che si riflette su tutte le attività, sulle persone e sull’ambiente.

A testimonianza della crescente importanza dei temi ESG per la nostra attività, da qualche anno abbiamo iniziato a produrre un Sustainability Report per allineare la rendicontazione delle nostre attività in quest’ambito a quella finanziaria.

Essere inclusivi e aperti ad ogni tipo di minoranza: un’affermazione che, in passato, è stata più dichiarazione di principio che concreta realtà. Quali sono le vostre policy da questo punto di vista?

Crediamo che il modo più efficace per abbracciare la diversità dei nostri clienti e delle nostre comunità in tutto il mondo sia quello di rispecchiarla dall’interno, promuovendo il multiculturalismo e la diversità nell’ambiente di lavoro.

Western Digital è un’azienda globale con oltre 70.000 dipendenti, ciascuno con competenze, esperienze e modalità di lavoro uniche che possono rappresentare un valore e un potenziale per la nostra crescita. Per questo ci occupiamo di promuovere un ambiente inclusivo, in cui ogni individuo possa avvertire un senso autentico di appartenenza, rispetto e considerazione. Dove ciascuno possa sentirsi benvenuto e apprezzato. Per farlo, ad esempio, adottiamo strategie di recruiting avanzate, programmi innovativi di sviluppo e carriera all’interno dell’azienda, che deve garantire equità per tutti i dipendenti.

In questo percorso, ci stiamo impegnando in attività di formazione per favorire una cultura inclusiva nel recruiting di nuovi talenti che possano rappresentare la diversità in tutti i ruoli, nella creazione di community tra i dipendenti che possano condividere esperienze o interessi comuni.

Parlare di responsabilità sociale sarebbe impossibile senza riflettere sull’integrazione con le comunità in cui le società operano. Che progetti avete per il nostro Paese?

Quando è scoppiata la pandemia da Covid-19, ci siamo subito mobilitati per distribuire circa 250.000 dispositivi di protezione personale ai lavoratori in prima linea nelle nostre comunità in tutto il mondo.

Crediamo che il modo più efficace per abbracciare la diversità dei nostri clienti e delle nostre comunità in tutto il mondo sia quello di rispecchiarla dall’interno, promuovendo il multiculturalismo e la diversità nell’ambiente di lavoro. E siamo lieti di osservare che le comunità globali lo apprezzano. Per fare alcuni esempi, quando è scoppiata la pandemia da Covid-19, ci siamo subito mobilitati per distribuire circa 250.000 dispositivi di protezione personale ai lavoratori in prima linea nelle nostre comunità in tutto il mondo.

Abbiamo anche organizzato una raccolta fondi tra i dipendenti che ci ha permesso di raccogliere e donare oltre 2,7 milioni di dollari a organizzazioni no-profit per sostenere le spese che la pandemia ha comportato per l’accesso a risorse e servizi di base.

Il welfare aziendale, molto sviluppato nelle nazioni del nord Europa, ha fatto fatica ad affermarsi in modo organico in Italia. Nelle vesti di leader It, in che modo agevolate la vostra forza lavoro?

In Western Digital adottiamo un insieme di policy per garantire la qualità delle nostre soluzioni, il rispetto dell’ambiente e la salute e la sicurezza delle nostre persone, in linea con la normativa vigente.

Abbiamo stabilito un sistema globale per la gestione della sicurezza sul lavoro in tutte le nostre sedi nel mondo, dove oltre alle procedure in tema di sicurezza sul lavoro, garantiamo sostegno in caso di malattie e infortuni e miglioramento delle condizioni lavorative.

In ultimo, impossibile non parlare di sostenibilità ambientale, anche alla luce della COP26 e della fortissima sensibilità sulle tematiche da parte dell’opinione pubblica. Come avete progettato la vostra roadmap per ridurre la vostra impronta ecologica?

Davide Villa, Director Business Development EMEAI di Western Digital
Davide Villa, Director Business Development EMEAI di Western Digital

Sulla scia dell’Accordo di Parigi, abbiamo aderito all’iniziativa Science Based Targets (SBTi), con l’obiettivo di ridurre la nostra impronta ecologica e le emissioni del 42% entro il 2030, secondo gli obiettivi di classe Scope 1 e 2, e l’intensità delle emissioni dei nostri prodotti nella fase di utilizzo del 50%, secondo l’obiettivo legato alla classe Scope 3.

Il nostro impegno nei confronti dell’ambiente si sviluppa in molteplici direzioni: innanzitutto, abbiamo deciso di migliorare l’efficienza energetica all’interno delle nostre fabbriche, in particolare per la produzione di HDD, e negli anni 2020-2021 siamo riusciti a risparmiare circa 300.000 MWh.

Abbiamo poi riprogettato i nostri imballaggi, utilizzando materiali riciclabili e salvando oltre 12.000 alberi. Molti dei nostri prodotti contengono alluminio riciclato, come le unità WD_Black P50 Game Drive o i WD My Passport SSD.

Infine, negli ultimi 5 anni, ci siamo impegnati per sostenere diverse cause ambientali in tutto il mondo. Più di 4.400 dipendenti hanno partecipato a oltre 100 eventi di volontariato, come la pulizia delle spiagge in California, la liberazione delle tartarughe marine in Malesia, la rivalorizzazione delle aree urbane intorno ai nostri uffici in India e la diffusione di abitudini più ecosostenibili in un mondo che è sempre più digitalizzato.

Abbiamo inoltre devoluto oltre 1,1 milioni di dollari a organizzazioni non profit che lavorano per la salvaguardia ambientale tramite finanziamenti, campagne di donazioni e altre forme di sostegno.

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