L’Internet of Things (IoT) continua a prendere piede e sempre più dispositivi connessi sono utilizzati in numerosi settori e non fa eccezione il retail, dove l’IoT abilita la creazione di nuove strategie operative.
Chi opera in ambito retail dovrà decidere quale ruolo affidare all’IoT sul lungo periodo, per quanto riguarda il metodo di coinvolgimento dei clienti e l’operatività interna. Tuttavia, ci sono alcune aree in cui l’integrazione dell’IoT può creare frizioni – nei processi quotidiani e nell’utilizzo di strumenti di analytics generati all’interno di strategie allargate – che possono avere impatto su differenti componenti, dalla customer experience alla sicurezza. Essere consapevoli di questi problemi potrà aiutare a evitarli e a prevenirne gli effetti negativi. Come con ogni strategia software, è importante fissare obiettivi a lungo termine relativi alla capacità di utilizzare l’IoT e sfruttare i suoi vantaggi in modo appropriato per le aziende retail.
Liferay, azienda che produce software finalizzato alla creazione di esperienze digitali enterprise su web, ha individuato le quattro aree di criticità che dovranno essere affrontate dalle tutte le aziende.
Sicurezza IT
Con dispositivi sempre connessi, per creare un’esperienza IoT fluida ed efficace, le aziende devono fare molta attenzione ai rischi di sicurezza e a ogni eventuale accesso illecito che potrebbe compromettere i dati. È opportuno quindi adottare misure di protezione robuste, tra cui quella della password, aggiornamenti firmware, gateway efficienti all’interno delle reti IoT per evitare che dispositivi obsoleti compromettano la sicurezza di altri device e che protocolli datati blocchino le reti locali.
Gestione della privacy
La privacy viene spesso considerata una questione parallela alla sicurezza, tuttavia il concetto è legato a come le aziende utilizzano legalmente i dati raccolti dal loro pubblico. Si tratta quindi di stabilire quanti dati vengono raccolti da un’azienda e il livello di privacy definito dagli utenti. Quando vengono collezionati maggiori dati, molto più specifici, le imprese possono comprendere meglio il comportamento sia dei dipendenti sia dei clienti potenziali.
Compatibilità dell’ecosistema
L’IoT non esisterebbe senza la connessione tra i numerosi dispositivi presenti in rete. Tuttavia, un sistema IoT ideale potrebbe affrontare problemi causati dai differenti sistemi operativi che supportano i dispositivi, con software che concorrono alla conquista della quota di mercato più grande.
In questo contesto, dispositivi diversi comunicano tra loro in una rete complessa, causando problemi e attriti correlati nel processo di integrazione. I retailer devono quindi assicurarsi che le loro reti permettano una connessione trasparente ai dispositivi, e considerare anche i differenti software che vi avranno accesso quando i clienti saranno nel punto vendita.
L’ecosistema IoT costruito in un negozio è incompatibile con i dispositivi introdotti dai clienti, quindi i retailer non saranno in grado di fornire al pubblico un’esperienza completa e i punti vendita non potranno raccogliere i dati dai clienti. Non ci sarà mai integrazione senza complicazioni, ma un dipartimento IT che sarà in grado di rilevare e risolvere questi problemi, sarà in grado di assicurare all’ecosistema IT maggior benessere e margine di crescita. Inoltre, alcuni dispositivi moderni sono in grado di inviare segnali che connettono differenti tipologie di software per superare le incompatibilità e fornire un’esperienza IoT valida per il maggior numero possibile di utenti.
Archiviazione dei dati e ottimizzazione delle performance
I dispositivi incorporati nell’IoT produrranno una grande quantità di dati che possono essere utilizzati da un’azienda per comprendere meglio le operazioni quotidiane e gli interessi dei clienti connessi nei punti vendita. Fate in modo che la vostra azienda sia pronta a ricevere, archiviare e analizzare tale quantità di dati.
