Crescono le piccole imprese specie nel settore It e affini

Il dato si collega anche alla forte natalità di queste aziende, indice di vitalità e senso di imprenditorialità. In crescita il numero delle donne nell’universo analizzato

L’Ict la fa da padrona. 40 persone su 100 ricoprono un ruolo informatico. È quanto emerge dall’indagine che stiamo presentando dove si parla spesso dell’ambito Ict come di un universo di piccole realtà. La frammentazione del comparto è stata spesso additata come una delle cause delle difficoltà del settore: le piccole imprese, infatti, non sarebbero state in grado, nel tempo, di fronteggiare le criticità imposte dalla necessità di competere abbassando costantemente prezzi e tariffe dei servizi venduti.
Il nostro campione vede ben rappresentato questo universo. Rispetto all’indagine dello scorso anno, è cresciuto il numero delle risorse appartenenti ad aziende di piccola dimensione, come dimostra il 21% dei rispondenti facenti parte di aziende con meno di dieci addetti. Di questi, il 55% appartiene a imprese di informatica e un altro 25% a settori immediatamente correlati. Questo dato si ricollega a un altro fenomeno importante e tipico del nostro Paese, ovvero la forte natalità delle imprese, soprattutto di piccole dimensioni: indice di una vitalità del settore (molto spesso si tratta di imprese con specializzazioni di nicchia), con un buon senso di imprenditorialità, ma anche di difficoltà a rafforzare il mercato.

Più donne nell’Ict
ma in ruoli non tecnici

Se guardiamo ora alla singola figura professionale, possiamo fare diverse considerazioni su come si struttura il panel della ricerca. Innanzitutto, vale la pena sottolineare che la presenza delle donne è aumentata: 13,9% del nostro campione, contro il 12,6% del 2005.
Per quel che riguarda le aree in cui le donne sono occupate risulta evidente come ancora vi sia una differenza nei diversi ruoli: la donna, tipicamente ricopre ruoli (all’interno delle funzioni marketing, per esempio, dove è prevalente la presenza femminile) dove è richiesta maggiormente capacità di relazione e di comprensione delle esigenze del cliente (negli ambiti della consulenza, ma anche nel disegno e realizzazione di progetti). La sua presenza risulta, invece, inferiore alla media e decisamente inferiore a quella dei colleghi maschi negli ambiti più tecnici. Infine, non si può ancora parlare di parità nelle funzioni di direzione (37,2% degli uomini contro il 33,8% delle donne), anche se in questo caso il gap negli ultimi anni si è decisamente ridotto.

In primo piano
ruoli di responsabilità

In generale, rispetto all’indagine precedente, è aumentata la quota di figure professionali appartenenti alle aree di direzione (oggi il 36,8%, contro il 30% dell’anno scorso), nelle quali rientrano i responsabili dei sistemi informativi/Cio (12,1%), i top manager (quasi il 10% dei rispondenti sono direttori generali, amministratori delegati o titolari dell’azienda), consulenti senior, project manager e altre figure dirigenziali che si sono qualificate a parte.
L’analisi delle figure professionali, tuttavia, mostra come segnale maggiormente indicativo della realtà dell’Ict una forte frammentazione delle professionalità: le risposte risultano, infatti, distribuite su un numero elevato di figure.
Questa frammentazione delle competenze è ancora una volta un segnale di come la conoscenza sia l’elemento portante del settore, che proprio nella conoscenza e nel suo costante sviluppo e aggiornamento trova la linfa vitale per evolvere.

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