Ancora poca formazione

Una risorsa su tre non ha mai partecipato ad attività formative. Il mondo Ict è diviso tra chi crede e investe in conoscenza e chi ha un approccio più reattivo Più che un investimento si tratta di costi

La formazione gioca un ruolo di primo piano nel settore dell’Ict. Non è un caso che la crisi del mercato che ha investito gli anni compresi tra il 2002 e il 2004 abbia visto anche una contrazione della spesa allocata dalle imprese per servizi di formazione. Se queste sono le premesse, sembrerebbe ovvio aspettarsi da parte delle aziende un’attenzione particolare per garantire alle proprie risorse un’adeguata formazione. Tuttavia, purtroppo, la realtà presenta un quadro differente.
Nell’ultimo anno solo il 40,7% delle risorse ha potuto fruire di iniziative formative, mentre una risorsa su tre non ha mai usufruito di attività formative. Un aspetto importante da sottolineare è che la partecipazione o meno a corsi di formazione non dipende tanto dalla posizione occupata in azienda o dall’area aziendale di riferimento, ma è piuttosto una scelta di campo della società: se l’azienda crede nel valore e nell’utilità della formazione, ne farà fruire le sue risorse a prescindere dal ruolo da queste occupato.
Se un’azienda, dunque, crede nella formazione, ne beneficieranno le sue risorse, altrimenti la decisione di investire sarà dettata da fattori come la volontà di ottenere una certificazione, la necessità di acquisire una competenza per operare presso un cliente, l’arricchimento del portafoglio di offerta con nuove tecnologie.

Il mondo dell’Ict quindi si divide in due: da un lato, le aziende che investono in conoscenza e quindi si preparano a cogliere l’innovazione; dall’altro, quelle che hanno un approccio più reattivo alle evoluzioni del mercato e per le quali l’investimento resta prima di tutto un costo.
La difficoltà di misurare a priori l’effettivo ritorno degli investimenti rende l’impresa più cauta nell’allocazione delle risorse.
Strumenti che consentissero all’azienda di valutare quali saranno i benefici per il suo business a medio termine già prima di effettuare l’investimento, forse aiuterebbe nella valutazione e nella pianificazione di un percorso formativo reso ancora più difficile da una situazione di grande fermento tecnologico. Molte imprese preferiscono incrementare le proposte di formazione più tradizionale, selezionando accuratamente i canali di informazione cui attingere. Tra queste, Internet e la stampa specializzata sono le due fonti privilegiate.

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