Cosa accade nel backend

La cronaca di una settimana di idee, soluzioni e azioni di Ibm, Microsoft, Bmc, Bea e Oracle per la gestione dati.

I centri dati riaprono i battenti dopo l’estate e vengono investiti da un “fuoco di fila” di idee e soluzioni, tecnologie e strategie, che provengono dai grandi vendor.

Cominciamo con Ibm che riprende in mano il tema del mainframe per tenerlo caldo. A fine luglio lanciò il System z9, un mainframe capace di costare anche solo 100mila dollari. Ora torna sull’argomento per bocca proprio del responsabile dei mainframe, Jim Stallings, che ha fatto sapere che la società ha intenzione, nel giro dei prossimi due anni, di investire decine di milioni di dollari in attività rivolte agli utenti, con lo scopo di persuaderli della bontà, soprattutto sotto l’aspetto dell’economia di servizio, che risiede nella scelta di un mainframe.

Si apre, quindi, una stagione di promozioni, con la quale Ibm intende far avvicinare allo strumento anche quelle società che prima non avevano mai considerato l’utilizzo di un mainframe. Si può dire, quindi, che l grande sistema centrale di Big Blue esca dalla fase del mercato di sostituzione e vada a cercare nuovi clienti anche laddove prima non riusciva a sfondare.

Sempre Ibm, poi, ha annunciato un’estensione di WebSphere Portal 6.0 con il rilascio di WebSphere Portal Server. Si tratta di una proposta d’ingresso indirizzata alle inprese che devono iniziare un progetto di portalizzazione delle proprie strutture informative. Lo strumento, che si integra con le applicazioni proprietarie già installate, come Oracle, Sap e Bea, costa 2.500 dollari a utente (per 20 utenti) o 50mila dollari per processore.

In tema di gestione delle transazioni batch c’è da registrare il rilascio di un nuovo strumento da parte di Bmc, in occasione della propria convention con gli utenti, il Bmc UserWorld 2006 di San Francisco. Si tratta della nuova versione di Control-M, una soluzione di schedulazione delle operazioni batch che ha la peculiarità di essere “agent-less”, ossia per funzionare non ha bisogno di essere installata su tutti i dispositivi di cui deve controllare le attività transazionali.

E riguardo alle operazioni in tempo reale Bea ha aggiornato la propria piattaforma applicativa con il rilascio di WebLogic Real Time Core Edition 1.1, abbassandone i tempi di latenza e di analisi di runtime.

Oracle, invece, ha perfezionato il proprio portafoglio di soluzioni per la gestione delle performance, non di infrastruttura, ma di business, con il rilascio (come da programma) di PeopleSoft Enteprise Performance Management 9, una suite integrata di applicazioni analitiche.

Per chiudere, Microsoft ha fatto sapere che potrebbe esserci una recrudescenza nei costi di gestione dei propri prodotti legacy. Lo si dovrebbe a una modifica del programma Custom Support Agreement (Csa) attualmente in atto. Il programma, infatti, passerà da una modalità flat (tasso fisso) a una struttura basata sul numero dei dispositivi in azione. Pertanto i prezzi per alcuni dei vecchi prodotti in uso presso le aziende potrebbero crescere.

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