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Con i GPT, OpenAI consente di creare versioni personalizzate di ChatGPT

In occasione del DevDay, oltre al nuovo modello GPT-4 Turbo e a tante altre novità per gli sviluppatori, OpenAI ha annunciato il roll-out delle versioni custom di ChatGPT che le organizzazioni e anche le singole persone potranno creare per uno scopo specifico: i cosiddetti GPT.

I GPT – spiega OpenAI – sono un nuovo modo in cui chiunque può creare una versione personalizzata di ChatGPT in modo che sia più utile nella vita quotidiana, in compiti specifici al lavoro o a casa, e poi condividere questa creazione con altri utenti. Ad esempio, i GPT possono aiutare a imparare le regole di qualsiasi gioco da tavolo, a insegnare la matematica ai bambini o a disegnare adesivi.

OpenAi mette in evidenza che chiunque può creare facilmente il proprio GPT, senza bisogno di esperienze di programmazione. Ed è possibile crearli per sé stessi, solo per l’uso interno della propria azienda o per chiunque. Creare un GPT è facile come avviare una conversazione, fornire istruzioni e conoscenze extra e scegliere cosa può fare, come cercare sul web, creare immagini o analizzare dati.

Oggi gli utenti di ChatGPT Plus ed Enterprise possono provare alcuni GPT di esempio, tra cui Canva e Zapier AI Actions, e OpenAI ha in programma di offrire presto GPT a più utenti.

Da quando è stato lanciato ChatGPT, sottolinea OpenAI, le persone hanno chiesto di poterlo personalizzare per adattarlo alle specifiche modalità di utilizzo. A luglio l’azienda ha lanciato le Custom Instructions, che consentono di impostare alcune preferenze, ma le richieste di maggiore controllo continuavano ad arrivare. Molti power user mantengono un elenco di prompt e set di istruzioni accuratamente realizzati, copiandoli manualmente in ChatGPT. Ora i GPT fanno tutto questo al posto dell’utente.

A partire da oggi è possibile creare GPT e condividerli pubblicamente. Ma la cosa probabilmente ancora più interessante è che OpenAI ha annunciato che, più avanti nel corso del mese, lancerà il GPT Store, con le creazioni di utenti verificati. Una volta inseriti nello store, i GPT diventano ricercabili e possono scalare le classifiche. OpenAI metterà inoltre in evidenza i GPT più utili e divertenti che incontrerà in categorie quali produttività, istruzione e “just for fun“. Nei prossimi mesi, ha inoltre preannunciato l’azienda, sarà anche possibile guadagnare in base al numero di persone che utilizzano il proprio GPT.

OpenAI sottolinea di aver sviluppato i GPT tenendo conto della privacy e della sicurezza. Le proprie chat con i GPT non vengono condivise con i builder dei GPT. Se un GPT utilizza API di terze parti, è l’utente a scegliere se i dati possono essere inviati a tali API. Quando i creatori personalizzano il proprio GPT con azioni o conoscenze, possono scegliere se le chat degli utenti con quel GPT possono essere utilizzate per migliorare e addestrare i modelli di OpenAI. Queste scelte si basano sui controlli esistenti sulla privacy che gli utenti hanno a disposizione, compresa la possibilità di escludere l’intero account dall’addestramento dei modelli.

OpenAI ha poi creato nuovi sistemi per esaminare i GPT in base alle policy di utilizzo dell’azienda. Questi sistemi si aggiungono alle misure di mitigazione esistenti e mirano a impedire agli utenti di condividere GPT dannosi, compresi quelli che riguardano attività fraudolente, contenuti di odio o temi per adulti. L’azienda ha anche adottato misure per costruire la fiducia degli utenti, consentendo ai creatori di GPT di verificare la loro identità. Inoltre, ha annunciato che continuerà a monitorare e a imparare come le persone utilizzano i GPT e ad aggiornare e rafforzare le misure di sicurezza. Se l’utente ha dei dubbi su un GPT specifico, può anche utilizzare la funzione di segnalazione sulla pagina del GPT per informare il team dello store.

Nella visione di OpenAI, i GPT continueranno a diventare sempre più utili e intelligenti e alla fine sarà possibile affidare loro compiti reali nel mondo reale. Nel campo dell’AI, questi sistemi vengono spesso definiti “agenti”, agents. OpenAi ritiene però che sia importante muoversi in modo graduale verso questo futuro, che richiederà un attento lavoro tecnico e di sicurezza e il tempo necessario alla società per adattarsi. L’azienda afferma di aver riflettuto a fondo sulle implicazioni sociali e presto condividerà ulteriori analisi.

Oltre a utilizzare le funzionalità integrate, è possibile definire azioni personalizzate rendendo disponibili al GPT una o più API. Come i plugin, le azioni consentono ai GPT di integrare dati esterni o di interagire con il mondo reale. È possibile collegare i GPT ai database, inserirli nelle e-mail o farli diventare i propri assistenti agli acquisti. Ad esempio, si può integrare un database di annunci di viaggio, collegare la casella di posta elettronica di un utente o facilitare gli ordini di e-commerce.

Per quanto riguarda le imprese, OpenAI afferma che, da quando ha lanciato ChatGPT Enterprise qualche mese fa, i primi clienti hanno espresso il desiderio di una personalizzazione ancora maggiore, in linea con la loro attività. I GPT rispondono a questa esigenza consentendo di creare versioni di ChatGPT per casi d’uso specifici, reparti o set di dati proprietari. I primi clienti, come Amgen, Bain e Square, ha condiviso OpenAI, stanno già sfruttando GPT interni per fare cose come creare materiali di marketing coerenti con il loro brand, aiutare il personale di supporto a rispondere alle domande dei clienti o aiutare i nuovi ingegneri software con l’onboarding.

Le aziende possono iniziare a utilizzare i GPT già a partire da mercoledì. Ora è possibile consentire agli utenti della propria azienda di progettare GPT solo interni senza codice e di pubblicarli in modo sicuro nel proprio spazio di lavoro. La console di amministrazione permette di scegliere come condividere i GPT e se i GPT esterni possono essere utilizzati all’interno della propria azienda. Come per tutti gli utilizzi di ChatGPT Enterprise, OpenAI non utilizza le conversazioni con i GPT per migliorare i suoi modelli.

E, infine, ci sono novità anche per ChatGPT: ChatGPT Plus include ora informazioni aggiornate fino ad aprile 2023. OpenAI ha anche ascoltato i commenti degli utenti sul fatto che il selezionatore di modelli è una seccatura: ora non si dovrà più passare da un modello all’altro; tutto ciò che serve è in un unico posto. È possibile accedere a DALL-E, alla navigazione e all’analisi dei dati senza dover passare da un modello all’altro. Ed è anche possibile allegare file per consentire a ChatGPT di cercare nei PDF e in altri tipi di documenti.

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