Come previsto, trimestrale difficile per Intel

Perfettamente in linea con le attese degli analisti, la società conferma le difficoltà in un mercato che comincia a dare segni di rallentamento, nonostante i dati di Gartner. Crescono gli stock e Amd è sempre più aggressiva.

I segnali c’erano tutti. Per questo, l’annuncio dei risultati della trimestrale di Intel non può che giungere come conferma di “sentiment” già espresso nelle scorse settimane.

Il primo trimestre del nuovo esercizio fiscale si è chiuso infatti per la società con un fatturato di 8,9 miliardi di dollari, esattamente al midpoint delle stime rilasciate nelle scorse settimane, in calo del 5,2% rispetto al pari periodo dell’anno precedente.

Decisamente più pesante è l’impatto sugli utili.
La società chiude a 1,3 miliardi di dollari, pari a 23 centesimi per azione, in linea con le attese, ma di fatto in calo del 38% rispetto al primo trimestre del precedente esercizio.

Ammette la difficoltà, Paul Otellini, il quale parla di qualche eccesso di inventario presso i principali clienti e, soprattutto, preconizza un perdurare dell’impasse ancora nel secondo trimestre ormai iniziato.

Le previsioni per il secondo quarter sono oggi attestate tra gli 8 e gli 8,6 miliardi di dollari e c’è già chi si domanda se un primo semestre in frenata non possa avere effetti anche sull’intero esercizio. Qualcuno azzarda un’ipotesi di ridimensionamento nell’ordine del 3% sui 38,8 miliardi di dollari messi in preventivo.
Intanto, ed è già significativo, la società conferma una riduzione nell’ordine dei 500 milioni di dollari sulle spese destinate alle attività di ricerca e sviluppo.

Ma al di là delle cifre, come detto all’inizio ampiamente attese, la vera domanda è quanto pesi la concorrenza di Amd, contro la quale da qualche tempo Intel continua a perdere terreno.

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