Home ChatGPT Come creare il riassunto di un testo lungo e articolato, con ChatGPT

Come creare il riassunto di un testo lungo e articolato, con ChatGPT

Una delle capacità di ChatGPT – e in generale dei large language model – che possono risultare molto utili in diversi ambiti lavorativi e professionali, è quella di riassumere, sintetizzare ed estrarre informazioni da documenti di testo lunghi e articolati.

Nel piano Free di OpenAI, il chatbot di intelligenza artificiale non è in grado di accedere direttamente a risorse online, né è possibile caricare documenti di testo, Word o PDF. Abbiamo comunque sempre la possibilità di copiare il testo e incollarlo nella chat. Chiaramente, in questo caso la quantità di testo che è possibile incollare nella chat avrà delle limitazioni, ma comunque si riesce a lavorare con articoli e testi di una certa consistenza.

Inoltre, nel caso di testi molto lunghi, è anche possibile incollarli in più parti, e ChatGPT proverà a fornire un’analisi complessiva una volta che avrà a disposizione tutte le parti.

Vediamo dunque un esempio di cosa possiamo fare. Per il nostro esempio, abbiamo preso come riferimento l’articolo “Shaping the digital transformation: EU strategy explained” pubblicato sul sito del Parlamento Europeo, che parla di “come l’UE sta contribuendo alla trasformazione digitale in Europa a vantaggio delle persone, delle aziende e dell’ambiente”.

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Per prima cosa, dunque, abbiamo copiato il contenuto dell’articolo e lo abbiamo incollato come semplice testo nella finestra della chat.

Una volta incollato il testo, ChatGPT potrebbe partire automaticamente nell’analisi, e potrebbe darsi che questa analisi venga eseguita in inglese, la lingua dell’articolo originale. In questo caso, possiamo interrompere l’elaborazione del chatbot mediante l’apposito pulsante che appare nella casella del prompt. Oppure possiamo semplicemente aspettare che finisca.

Ora che abbiamo sottoposto il contenuto a ChatGPT, possiamo digitare e inviare un prompt del tipo “Fai un riassunto dell’articolo” o “Fai una sintesi dell’articolo”.

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Le prime risposte potrebbero già soddisfare le nostre esigenze, ma in ogni caso abbiamo a disposizione delle opzioni per indirizzare in modo più preciso il chatbot e fargli produrre dei risultati più in linea con ciò che ci serve. Possiamo ad esempio indicare dei parametri che ChatGPT deve tenere in conto nel fare il riassunto, e uno stile che deve avere il testo prodotto.

Ad esempio, possiamo specificare la lunghezza del riassunto, se deve essere una sintesi breve e concisa o una rielaborazione più dettagliata e approfondita. Possiamo anche indicare esplicitamente una lunghezza massima in parole. E ricordiamo: possiamo man mano affinare il risultato, chiedendo a ChatGPT di elaborare un nuovo output sulla base di indicazione nuove e più precise.

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Nel nostro esempio, abbiamo chiesto di creare “un riassunto di massimo 100 parole” e l’output è stato fin troppo conciso, con meno di 40 parole. Abbiamo allora chiesto a ChatGPT “Fallo più lungo, sfrutta tutte le 100 parole”, e il risultato si è avvicinato molto di più alle nostre esigenze.

Abbiamo poi la possibilità di indicare uno stile. Ad esempio, a seconda del tipo di utilizzo e del target del lavoro che stiamo elaborando, potremmo impostare un prompt: “Crea una sintesi di massimo 100 parole. Utilizza uno stile semplice e informale. Il target di lettori è rappresentato da studenti delle scuole medie”; oppure: “Crea una sintesi di massimo 100 parole. Utilizza uno stile semplice ma con un tono accurato e professionale. Il target di lettori è rappresentato da amministratori di piccole imprese italiane”.

ChatGPT ChatGPTIn questo modo, il risultato sarà ottimizzato per lo scopo a cui è destinato. È, in genere, molto utile fornire a ChatGPT anche il contesto nel quale ci servirà l’output e l’utilizzo concreto che desideriamo farne, il suo scopo finale.

È opportuno sempre ricordare che, come sottolinea la stessa OpenAI nella finestra della chat, “ChatGPT può commettere errori. Considerate di controllare le informazioni importanti”. Non solo: l’AI può scivolare in vari tipi di errori non solo che riguardano i contenuti, ma anche la lingua italiana. Insomma: è sempre opportuno verificare bene in tutti i suoi aspetti l’output generato dall’AI, prima di utilizzarlo.

Ci sono tanti altri aggiustamenti che possiamo richiedere, per ottenere un risultato sempre più personalizzato sulla base delle nostre esigenze: come sempre nelle conversazioni con l’AI generativa, è utile sperimentare.

ChatGPTAd esempio, potremmo chiedere a ChatGPT di inserire anche qualche citazione dal documento originale, per sottolineare i punti essenziali.

ChatGPTOppure, invece di un riassunto colloquiale, potremmo chiedere al chatbot AI di estrapolare ed evidenziare quelli che ritiene siano i punti chiave dell’articolo.

ChatGPTPer completare l’opera potremmo mettere inoltre alla prova le capacità “creative” di ChatGPT chiedendogli di suggerisci un titolo per il nostro report (o qualsiasi cosa sia, ciò a cui stiamo lavorando).

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