L’utilizzo di internet nella prima metà del 2020 è letteralmente esploso, mettendo sotto pressione il web e molti DNS hanno contribuito alla congestione.
Nonostante l’unlock prosegua ormai da tempo, l’impatto sulla rete continua a farsi sentire con forza.
La fase 2, ancora caratterizzata da una forte componente di forza lavoro in smart working, mette sotto sforzo le infrastrutture di rete. La conseguenza è un calo di prestazioni sia sulla rete fissa sia su quella mobile.
Innanzi tutto è necessario capire se la connessione a Internet è obiettivamente più lenta del normale. Per misurare la velocità in download della connessione, è possibile servirsi dei siti web gratuiti come SpeedTest.net.
Se la velocità mostrata dal test online è molto inferiore a quella attesa, allora è il caso eseguire il test di velocità su un altro dispositivo. Qualora il risultato fosse analogo , il problema non dipenderebbe dal dispositivo.
In caso contrario, il problema sarebbe confinato ad uno specifico device. Varrà quindi la pena valutare l’integrità del sistema operativo, con gli strumenti di rilevazione e risoluzione dei problemi, verificando la presenza di virus o malware.
Inoltre, numerosi fattori incidono sulle prestazioni di internet in uno specifico contesto. Ad esempio la forza e la qualità del segnale WiFi. In un ambiente domestico, è opportuno controllare che altri utenti non stiano generando volumi anomali di traffico web.
Analogo controllo andrà fatto sul proprio computer: capita di avere aperte applicazioni di file sharing, responsabili di saturazione di banda.
I vantaggi dei DNS per la navigazione web
Un consiglio molto importante ma non molto noto riguarda il server DNS . La sigla DNS sta per Domain Name System, ed è il sistema che regola la traduzione dei nomi dei nodi della rete in indirizzi IP.
Per impostazione predefinita, i dispositivi utilizzano i server DNS del tuo fornitore di servizi Internet. Sebbene si tratti di server affidabili, non sempre possono contare sulla potenza di un player globale come Google. I DNS di Google sono tra i migliori al mondo, e offrono prestazioni ai vertici del mercato. Inoltre, giova ricordarlo, l’utilizzo è del tutto gratuito.
I DNS possono essere modificati in due modi: direttamente dal router, se il modello in vostro possesso lo permette (diversi ISP purtroppo non lo prevedono) oppure nelle impostazioni dei device fissi e mobili.
Tra i vantaggi offerti da DNS prestanti come quelli di Google, ricordiamo maggiori prestazioni e minore latenza (che si traduce, ad esempio, in apertura più rapida delle pagine web). Miglior sicurezza, data dalla solidità dei network e dai protocolli utilizzati. Ed infine, non meno importante, la privacy viene tutelata: Google afferma di eliminare periodicamente i dati sull’attività dei browser connessi e di non associarla assolutamente ad altri dati che potrebbero identificare gli utenti.
Grazie per l’articolo. Interessante.
Quali sono i valori del DNS di Google?