Home Previsioni Colt: il 2023 sarà l’anno delle piattaforme tecnologiche di rete flessibili e...

Colt: il 2023 sarà l’anno delle piattaforme tecnologiche di rete flessibili e on-demand

La situazione economica globale, in cui i costi dell’energia stanno giocando un ruolo centrale, impone scelte strategiche non semplici per il settore ICT. La posto in gioco è altissima: il futuro del Paese dipende in larga parte dalla capacità di affrontare trasformazione digitale e transizione ecologica nel modo più efficiente possibile. Ne parliamo con le realtà leader di mercato, affrontando con loro le tematiche più calde.

Alle nostre domande risponde Carlo Azzola, Country Manager Italia di Colt.

Come pensate di coniugare le esigenze di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e costante crescita di potenza di calcolo richiesta?

Carlo Azzola, Country Manager Italia di Colt
Carlo Azzola, Country Manager Italia di Colt

Le pressioni sulla potenza di calcolo e sull’infrastruttura digitale continueranno ad aumentare man mano che le aziende sposteranno le applicazioni nel cloud e svilupperanno business case per l’IoT, la Smart X, l’AI e il metaverso. Il metaverso, ad esempio, richiede velocità Gigabit, infrastrutture con bassa latenza, tolleranza alle perdite e alti livelli di calcolo cloud Distributed Edge. Secondo Credit Suisse, alcune delle applicazioni che richiedono il bitrate più elevato sono gli ologrammi (300 Mbps), la VR (200 Mbps), l’AR (80 Mbps) e i video 4K (20 Mbps).

In Colt siamo “ESG by Design“, il che significa che ogni parte della nostra organizzazione si concentra sugli impegni in materia ambientale, sociale e di governance, con un impatto positivo sulle nostre persone, sui nostri partner e sul pianeta.

Dal momento che la sostenibilità è diventata un imperativo aziendale, sinonimo di ottimizzazione, efficienza e innovazione, stiamo trovando metodi innovativi per ridurre il nostro impatto ambientale. Per una maggiore efficienza energetica e ridurre le emissioni di carbonio, stiamo elettrificando la nostra flotta e migliorando la gestione dei rifiuti. Il 100% della nostra energia proviene da fonti rinnovabili in tutto il Regno Unito ed Europa, 37.000 pezzi delle nostre attrezzature sono stati riutilizzati, anziché essere scartati.

Stiamo, inoltre, sperimentando un metodo pionieristico per recuperare i metalli preziosi dalle nostre apparecchiature di rete, con un processo noto come biolisciviazione, un metodo di estrazione non tossico e rispettoso dell’ambiente in cui i metalli preziosi che estraiamo, come l’oro e l’argento, possono essere riutilizzati e avere una seconda vita, invece di rimanere nei vecchi dispositivi elettronici nelle discariche di tutto il mondo.

Misurare e condividere i nostri obiettivi di sostenibilità aiuta i clienti a capire come raggiungere i loro obiettivi contribuendo a far risparmiare loro costi ed emissioni di carbonio nel lungo periodo.

Mai come oggi investimenti e progettualità incidono in modo determinante sul futuro di ogni organizzazione. Quanto sentite vostro il ruolo di partner tecnologico dei vostri clienti?

Negli ultimi anni si è assistito a un cambiamento nella customer experience aziendale, diventando più umana e meno formale. Siamo focalizzati sulla fornitura di una customer experience leader nel settore e sulla generazione di connessioni straordinarie.

La scelta, il valore e la flessibilità sono insiti nei progetti di networking e IT dei clienti finali. Non vogliono limiti di contratti rigidi e restrittivi; preferiscono il self-service e l’automazione; vogliono avere la possibilità di scalare in alto e in basso per soddisfare la domanda; e desiderano creare connessioni, fisicamente, digitalmente e con persone con cui amano lavorare. Da parte nostra, lavorare come parte di questo ecosistema globale, assicura valore ed elimina le complessità fornendo il supporto di esperti dedicati.

Dall’approvazione definitiva del PNRR è trascorso oltre 1 anno. Ad oggi quali risultati ha prodotto sulla trasformazione digitale dell’Italia, e quali sono le prospettive?

Il PNRR copre un orizzonte temporale di 6 anni (2021-2026) e le risorse dedicate alla digitalizzazione, circa 40 miliardi, sono destinati in parte proprio ad incentivare la realizzazione di reti a banda ultra-larga (fibra FTTH, FWA e 5G), considerate ormai condizione essenziale per favorire il processo di digitalizzazione sia nella pubblica amministrazione che nelle imprese.

I primi bandi sono già quasi tutti chiusi, manca solo quello del 5G e, tirando le somme, l’adesione è stata ottima, segno che le aziende hanno compreso l’importanza di questa opportunità per innovare all’insegna del digitale sia i processi produttivi, che la logistica e il rapporto con i clienti grazie all’utilizzo di contributi a fondo perduto e crediti d’imposta. È ormai noto che il digitale ha un impatto notevole sul miglioramento dei processi di gestione interna, portando vantaggi non solo in termini di efficienza e flessibilità, ma anche un miglioramento nella gestione dei dati e nell’interazione con partner e fornitori.

Colt, in particolare, farà leva per fornire servizi sempre più innovativi ai propri clienti in modo da facilitarne la transizione verso il digitale svolgendo così un ruolo importante nel processo di innovazione e digitalizzazione del sistema produttivo, leva strategica essenziale per stimolare la ripresa economica dell’intero Paese.

Il game changer del 2023. Se doveste scegliere una sola tecnologia, quale sarebbe a vostro avviso la scelta vincente per le organizzazioni per il prossimo anno?

ll 2023 sarà un anno rivoluzionario per le imprese. Le aziende tecnologiche, in particolare, si stanno preparando ad offrire tecnologie intelligenti più veloci e più potenti di quanto avessimo mai pensato. Sarà l’anno del networking on demand, l’anno in cui il 5G mostrerà il suo incredibile valore alle imprese e l’anno in cui gli obiettivi di sostenibilità e di riduzione del consumo di energia per raggiungere le zero emissioni di carbonio, guideranno anche le scelte digitali.

A nostro avviso, tuttavia, il game changer saranno le tecnologie che consentiranno alle aziende di supportare l’evoluzione del mondo del lavoro e il lavoro ibrido: piattaforme tecnologiche di rete flessibili e on-demand, tra cui Software-Defined Networking e Secure Access Service Edge. Non a caso, gli analisti di Futuriom nell’indagine su SD-WAN/SASE Managed Services prevedono un CAGR del 34% nel 2023, con un valore di mercato di 4,6 miliardi di dollari, rispetto ai 3,5 miliardi di dollari del 2022.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche
css.php