Cisco punta alla videosorveglianza su Ip

La società propone a banche, distribuzione e Pa due videocamere e un sistema di controllo fisico degli accessi su protocollo Internet

La convergenza tra la sicurezza fisica (controllo degli accessi fisici agli uffici o stabilimenti) e quella logica (It) è un dato di fatto.
L’utilizzo di badge per l’ingresso ai diversi ambienti aziendali è, ormai, una realtà anche presso le Pmi, così come lo sono le telecamere, posizionate sui building, negli spazi comuni, nei parcheggi e agli angoli delle cancellate che segnano il perimetro delle fabbriche.
Le immagini catturate erano, finora, registrate su nastro. Oggi, però, la tecnologia Ip permette di convogliare i flussi di dati acquisiti sullo storage aziendale, dove potranno essere conservati ai fini di legge o per scopi di sicurezza.

«Nel momento in cui le soluzioni di protezione fisica vanno su Ip – sostiene Marco Misitano, business development manager dell’area Security & Video Surveillance di Cisco Italy -, bisogna fare in modo che siano intrinsecamente sicure. Se la rete è nativamente sicura, infatti, si può utilizzare per offrire servizi avanzati. Il futuro, poi, va verso la convergenza tra la sicurezza fisica e quella logica in tempo reale. Questo significa, ad esempio, che se la videocamera ha registrato il passaggio di un lavoratore all’interno dell’azienda in uno specifico istante e quell’utente risulta loggato al sistema informativo aziendale da casa, un software sarà in grado di generare in automatico un allarme su questa incongruenza, che potrà essere prontamente verificata».

Cisco ha deciso di buttarsi nel mercato della videosorveglianza su Ip con il rilascio di due videocamere digitali. «Le Cisco Video Surveillance Ip Camera sono disponibili in due modelli, il 2500 e il 4500 – chiarisce -. Il primo è un sistema a definizione standard, mentre il secondo assicura immagini ad alta definizione e funzioni intelligenti per l’analisi dei video integrate. In ambo i casi, l’interfaccia Web ne facilita installazione e gestione».
La società ha anche rilasciato un sistema di controllo fisico degli accessi su Ip, che si fonda sul software Cisco Physical Access Manager. La tecnologia opera con varchi di accesso a badge, serrature e dispositivi biometrici.
«Non siamo gli unici ad avere un’offerta in questo segmento – sostiene il manager -. Gli altri vendor, però, collegano la videocamera alla rete Ethernet del cliente senza interessarsi di quello che sta dietro, mentre noi operiamo su tutto il network, in modo da renderlo intrinsecamente sicuro. Questi dispositivi, infatti, se mal gestiti possono diventare un ulteriore punto di debolezza dell’infrastruttura di protezione aziendale». Si tratta, ovviamente, di soluzioni pensate per il mercato retail, le banche e la Pubblica amministrazione. «A chi richiede funzionalità di analisi delle immagini più complesse – conclude Misitano – proponiamo in abbinamento il software S3, Smart Surveillance System del nostro partner strategico Ibm».

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