Cisco punta ai mercati emergenti

In cinque anni Cisco intende quadruplicare il proprio fatturato su queste aree, che non comprendono Cina e India

Il 10% delle revenue attuali che potranno diventare il 35-40% entro cinque anni. La promessa di John Chambers, Ceo di Cisco, al Partner Summit 2006 tenutosi a San Diego la dice tutta sulle aspettative della società nei confronti dei cosiddetti “emerging markets”.


A capo della divisione relativa c’è Paul Mountford, ex responsabile mondiale di canale, e nella stessa posizione, sempre relativa al mercato specifico è stato nominato l’argentino Osvaldo Bianchi. I due manager hanno partecipato a un incontro con la stampa a San Diego in cui hanno cercato di soddisfare le curiosità, soprattutto dei colleghi sudamericani.


“Per Emerging Markets – puntualizza Mountford – intendiamo l’Est europeo, il Medio Oriente, l’Africa, la Russia, gli stati limitrofi e l’america latina, escludendo così Cina e India. Si tratta di due terzi del territorio mondiale per un totale di ben 129 Paesi. Sono più di cinquemila i partner operanti in quest’area, di cui un migliaio specializzati nel networking ma solo un decimo certificati ufficialmente Cisco”.


“Ci troviamo di fronte a uno scenario economico assolutamente unico in cui la mano d’opera ha un costo basso, le risorse naturali sono notevoli e le possibilità di crescita notevoli soprattutto per la richiesta di infrastrutture di rete. Basti pensare che in Cile la penetrazione della larga banda è inferiore al 5%”.


Cisco si muoverà sul fronte dei partner cercando di ampliare il numero dei certificati e implementando specifici programmi per aumentare le competenze e fornendo incentivi finanziari.


“In questo mercato non c’è necessariamente un problema di costo di investimento – ha proseguito Mountford –. Gli enti governativi ci chiedono aiuto per creare cultura, per incentivare la formazione delle professionalità locali e ci chiedono best practices. Sono tanti gli Stati che vorrebbero costruire delle vere e proprie Silicon Valley locali sfruttando il basso costo anche dei laureati”.


Proprio per bypassare la paura del costo dell’investimento, nei mercati emergenti Cisco si aspetta buoni risultati per il marchio Linksys. Inoltre, il segmento verticale più interessante sembra essere l’Oil&Gas, visto che nei suddetti Paesi è immagazzinato il 79% delle riserve di petrolio e l’87% di quelle di gas dell’intero Pianeta. Un altro segmento particolarmente importante è la Pubblica Amministrazione e, più in generale, l’Smb.


Da giornale italiano, come è il nostro, abbiamo voluto chiedere a Mountford se esista un impegno specifico da parte di Cisco nel supportare un’azienda cliente che voglia spostare la propria produzione verso i Paesi emergenti e che si trovi in difficoltà nella scelta di un partner locale per le infrastrutture di rete. La risposta è stata: “Non c’è un modello preciso da applicare – afferma Mountford –, l’azienda cliente può, con l’aiuto del partner attuale, sfruttare il nostro “partner locator” (un tool web, ndr) oppure chiedere direttamente a Cisco un consiglio”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome