Scade a fine luglio il "trade in" di Cisco

Ma gli sconti questa volta non se li mette in tasca solo l’utente finale perché sono previsti incentivi anche per il rivenditore

Febbraio 2006, L’installato di networking c’è e si avvia anche a essere obsoleto.
Lo riconosce la stessa Cisco che ha deciso di cavalcare
questa opportunità con un nuovo programma di trade in che, oltre
a riguardare i propri sistemi, si allarga anche ai prodotti della concorrenza.
Ma non solo: con un’iniziativa denominata Tap (Trade in accelerator promo)
il nuovo Foundation advantage program fornisce al partner Cisco un incentivo
economico (e non solo al cliente finale come prima avveniva limitatamente
alla sostituzione dei router Cisco). I prodotti esausti saranno ritirati
da Cisco che rilascia un certificato di "distruzione" in modo
che il cliente possa anche togliere dai cespiti gli apparecchi dimessi.

Tutto sta nel «rimanere svegli e attenti ai bisogni dei clienti
– spiega Paolo Delgrosso, responsabile del canale di
Cisco Italia – e per capire meglio che tipo di apparati un cliente,
magari nuovo, ha in casa forniamo ai rivenditori un tool in grado di mappare
la rete svelando anche eventuali obsolescenze»
.
Il manager fa riferimento al Discovery tool che permette un vero e proprio
check up dell’infrastruttura di networking. Importante sarà,
poi, saper leggere adeguatamente e con la giusta enfasi al cliente il
report.
Grazie al successo ottenuto, il programma di ritiro dell’usato è stato prorogato fino alla fine di luglio. Il
tempo sufficiente per movimentare ancora qualche vendita.

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