Cisco guida la rivoluzione nelle reti

Dal nostro inviato a San Diego il discorso di apertura di John Chambers al Cisco partner summit

Il Cisco Partner Summit 2006 di San Diego verrà ricordato come quello della transizione verso l’implementazione di nuove reti, intelligenti e convergenti, in cui i dati video assumono un’importanza sempre più crescente. Passaggio lento e non facile, soprattutto per i partner che non accettano di investire in formazione, specializzazione e nuove risorse.

“Dovete aiutarci a educare il mercato – afferma John Chambers, ceo di Cisco, di fronte a circa duemila partner – ed è necessario evolvere insieme”. Parole di circostanza per motivare una platea che, comunque, comprende una maggioranza di operatori ben soddisfatti di lavorare con il gigante delle reti. “Il network è la piattaforma – prosegue Chambers – su cui lavorare per la convergenza, per la sicurezza e per creare nuovi servizi e applicazioni che colmino le deficienze di comunicazione tra gli applicativi e il middleware”.

Inoltre, come testimoniano le analisi di mercato commissionate da Cisco, i desiderata dei Ceo delle aziende clienti cambiano. Innanzitutto non sono più soltanto le vendite il chiodo fisso dei capi ma, piuttosto, gli investimenti sulle persone e l’ottimizzazione delle risorse e dei flussi di lavoro. D’altronde, globalizzazione, mobilizzazione e virtualizzazione sono i trend che decidono l’evoluzione dell’azienda moderna e ne determinano le richieste in termini di It.

E per soddisfare queste richieste, la trasmissione video diventa il mezzo unico e imprescindibile. Per questo la dimostrazione dell’Universal personal communicator è illuminante. Il pc è totalmente integrato con il telefono Ip e, insieme alla comunicazione video anche tra più di due persone, viaggiano documenti, informazioni, listini, presentazioni grazie al più semplice drag & drop.

Il network è la piattaforma, dunque, e l’Ip telephony è una motivazione più che valida per crederci visto che Chambers ricorda che nel mondo siamo già arrivati a un miliardo di dollari di investimenti. Le mire del prossimo futuro, per quanto riguarda Cisco, non riguarderanno più solo le semplici acquisizioni (13 solo lo scorso anno) ma anche le partnership per colmare, se mai si presentassero, i gap nell’offerta soprattutto quando si parla di servizi e applicativi di integrazione.

La self defending network, inoltre, rappresenta un altro obbiettivo chiaro e già presentato più volte da Cisco, ma Chambers avvisa, e non solo a questo proposito, che l’azienda americana viaggia con i piedi per terra: “è un processo lungo dai cinque ai sette anni” e si conclude in pieno ottimismo con un assunto considerato la legge di Moore del settore: la rete è la piattaforma con i margini di scalabilità prezzo/prestazione.

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