Bsa avverte: è il Sam che abilita il cloud computing

Un Software asset management inefficace può compromettere i vantaggi offerti dalla nuvola. Ecco come integrare la nuova modalità con la gestione delle attività.

È una guida pratica rivolta ai dipartimenti It quella messa a punto da Bsa – The Software Alliance per spingere a utilizzare il Software asset management, o Sam, al fine di massimizzare i benefici delle soluzioni di cloud computing adottate in azienda.

L’assunto da cui si parte nel rapporto intitolato “Navigare il Cloud – Perché il Software asset management è più importante che mai” è che le aziende ottengono il massimo beneficio dalla nuvola quando si preoccupano anche di implementare le best practice per una gestione efficace delle proprie risorse software. Anche perché è noto che il software as a Service introduce potenziali sfide legate all’uso non autorizzato e all’acquisizione di programmi inutili.

Gestione delle attività parte integrante della strategia cloud
Importante, allora, adattare i programmi di Sam al nuovo ambiente cloud, così da ottenere risparmi sui costi garantiti dal deployment delle risorse di calcolo offerte dalla nuova modalità.
Constatato, infatti, che un Software asset management inefficace può compromettere molti di quegli stessi benefici, il suggerimento dell’organizzazione che rappresenta circa settanta aziende software di livello mondiale è di far diventare l’applicativo per la gestione delle attività, che vanno dall’implementazione alla gestione dei cicli di vita delle risorse software, parte integrante della strategia cloud della propria organizzazione.

Anche perché il cloud computing non elimina le preoccupazioni relative alle conformità delle licenze, piuttosto ne crea di nuove, considerando che i contratti di licenza software tradizionali richiedono particolare attenzione durante la migrazione verso il cloud per garantire la conformità delle licenze stesse.
E non solo.

Stando allo studio messo a punto da Bsa, le buone pratiche del Software asset management sarebbero, infatti, cruciali anche per le organizzazioni che continuano a utilizzare ambienti It tradizionali.

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