Bassilichi in espansione

I servizi della realtà toscana crescono con giudizio.

Consolidare la posizione acquisita in questi 50 anni, continuando a fornire servizi. Questo è l’obiettivo di Bassilichi, operatore a livello nazionale per l’outsourcing di servizi tecnologici, rivolti ai grandi utenti, con particolare attenzione al mondo bancario.

«Non vogliamo – dice il Direttore generale Leonardo Bassilichi – limitarci a supportare i nostri clienti nell’uso delle tecnologie, ma, assisterli in tutte le operazioni. Ci sono tanti modi di fornire servizi, bisogna trovare quello giusto. A Firenze e a Siena, abbiamo trovato una cultura adeguata, adesso vogliamo consolidare la nostra posizione anche a Milano, Roma e Londra».

La società ha intenzione, quindi, di continuare a espandersi. Recentemente, infatti, è entrata a far parte della compagine sociale della Banca popolare dell’Emilia Romagna e ha acquisito l’80% della società Italiana Service House Srl (Ish). Il tutto, però, mantenendo l’attenzione verso il cliente.

Ha costituito una Società immobiliare, con sede a Piacenza, destinata all’archiviazione documentale, proprio in quest’ottica. «Non basta – dice Bassilichi – proporre la smaterializzazione della carta, bisogna trovare un posto dove metterla. È inutile individuare il problema, se, poi, non viene fornita una soluzione. Assistere i clienti vuol dire dar loro, concretamente, un’alternativa». Bassilichi, quindi, crede nella vicinanza. E, in effetti, chi richiede un servizio deve potersi fidare. In questo, la valorizzazione del territorio è fondamentale.

«Cerchiamo – dice Bassilichi – di dare al cliente ciò di cui ha bisogno, anche tenendo conto della regione in cui operiamo. Help desk e manutenzione, sono, infatti, il necessario completamento delle normali attività industriali e tecnologiche».

Un’altra sfida è quella di tenere il passo con l’evoluzione. Sul fronte dell’offerta, l’obiettivo è il potenziamento dell’area di Back-office, ritenuta strategica dalla società. «Vogliamo essere vicini ai nostri clienti – dice Bassilichi -, anche nelle problematiche di gestione e conservazione dei materiali. Per questo motivo, sono state introdotte queste attività. Bisogna continuare a crescere, senza dimenticare da dove siamo partiti, cioè dai servizi».

La società ha chiuso l’anno fiscale 2006 con un fatturato consolidato di circa 130 milioni di euro, con un incremento del 44.4%, rispetto ai 90 milioni di euro dell’anno precedente. Attenzione, quindi, al mercato, ma, prima di tutto alle persone. Perché, come ha detto il direttore generale, «la gente ha ancora bisogno del contatto».

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