Banda larga in Europa: avanti tutta

Lo dice uno studio di Strategy Analytics, che sottolinea però il freno inibitore ancora rappresentanto dagli incumbent.

31 maggio 2004 Continua la crescita dei
servizi a banda larga in Europa. Lo dice uno
studio presentato nei giorni scorsi dalla società di analisi britannica
Strategy Analytics
, secondo la quale, malgrado una serie di ostacoli
posti nei singoli Paesi dagli operatori “incumbent”, entro la fine
dell’anno gli abbonati ai servizi saranno 33,5 milioni, pari a una copertura del
20% delle famiglie
. Entro il 2008, ed è questo il dato
più significativo, la copertura raggiungerà il 41% .
Va detto, sottolinea la società di analisi, che i tassi di incremento e di penetrazione più significativi si registrano nei Paesi nei quali più forte è la competizione nei confronti degli incumbent, dunque Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Svizzera, Norvegia e Finlandia.
In particolare, per Svezia, Svizzera e Belgio lo studio si attende, entro il 2008, tassi di penetrazione tra il 55 e il 60%.
Il dato presentato da Strategy Analytics non è dissimile da uno studio analogo pubblicato da Idc alla fine dello scorso anno, nel quale si sosteneva che il numero delle connessioni a banda larga dovrebbe crescere dai 13 milioni della fine del 2002 a 24 milioni nel 2003, per arrivare a 63 milioni nel 2007.
In termini di giro d’affari, si parla di un balzo da 3,3 miliardi di euro nel 2002 a 22,2 miliardi nel 2007.
Anche Paesi come Gran Bretagna, Francia e Germania stanno sperimentando una interessante crescita nei servizi a banda larga, ma la presenza di incumbent del calibro di Bt, Deutsche Telekom e France Telecom rappresenta ancora un freno inibitore.

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