AWS, dieci anni a tutta crescita

Sono passati dieci anni dalla nascita di Amazon Web Services e con Nicola Previati, che guida le attività della società in Italia, cerchiamo di ripercorrerne la storia.
AWS, questo è noto, è nata come realtà di sviluppo in house di Amazon: “La struttura ha supportato per dieci anni le attività di Amazon nell’ecommerce. Decidere di rendere disponibili gli stessi servizi ai propri clienti è stata una conseguenza logica”, spiega Previati.
Di qui la nascita, nel 2006, con il primo servizio, S3, ovvero Amazon Simple Storage Service, lanciato nel mese di marzo, cui fece seguito, EC2, Amazon Elastic Compute Cloud.
Da allora AWS ne ha fatta di strada, visto che annovera a portafoglio ormai oltre settanta servizi, che spaziano dal computing allo storage, dal newtorking al database, dagli analytics agli application services.
I primi clienti – racconta Previati – sono stati gli sviluppatori e le imprese, che hanno iniziato a utilizzare l’infrastruttura on demand, partendo da necessità di business immediate, spesso legate a iniziative di marketing, per poi allargare a tutti i workload”.
La struttura italiana ha aperto nel 2014 e c’è da dire che, nonostante quel che spesso si dice del nostro Paese rispetto a una certa riluttanza nell’adozione di piattaforme cloud, la risposta delle imprese è stata fin da subito molto positiva.

Da cosa si parte?

Non c’è un percorso di adozione standard, anche se per tutti il passaggio al cloud è comunque graduale.
In genere si parte da ambienti di test, nei quali l’elasticità e l’on demand sono requisiti chiave. Poi si passa agli analytics e all’hosting, fino ad approdare agli ambienti sempre più business critical. Si parte con il muovere applicazioni e si finisce con il muovere interi datacenter”.
E se per EC2 lo scorso anno la crescita registrata è nell’ordine dell’88 per cento, su S3 si arriva al 102 per cento e al +113 per cento per i database.
Parimenti molto importante è il tasso di adozione sui segmenti più innovativi come gli analytics e l’IoT.
Uno dei punti di forza di AWS è la velocità di innovazione. La società ha un modello organizzativo basato su team di prodotto molto snelli e autonomi, così da velocizzare i rilasci di funzionalità e servizi, sviluppati sempre partendo dalle esigenze dei clienti, in una modalità “working backward”.

Un ecosistema di partner

Il go to market è sostenuto da un ecosistema di partner che Previati considera “fondamentale e strategico, perché è vero che i clienti possono operare in ottica self service, ma per i progetti complessi ci vogliono le competenze giuste”.
Due le tipologie di partner coinvolte: da un lato le società di consulenza, i system integrator, con dimensioni che variano da grandi player globali, per passare ai nazionali fino alle cloud boutiques, dall’altro i technology partner, ovvero gli Isv che hanno soluzioni in grado di girare in tutto o in parte sui servizi AWS. Di nuovo, anche in questo caso si va dai big player come Sap fino a tutte le realtà che si muovono sul SaaS.
Per quanto riguarda invece tutti gli aspetti legati alla sicurezza, AWS si muove secondo un “shared responsibility model. Ovvero, noi siamo responsabili dai layer di virtualizzazione fino ai datacenter, ma poi tocca al cliente. Il nostro compito, semmai, è aiutarlo a costruire architetture sicure”.
Nei prossimi giorni, a Milano, AWS ha organizzato il suo Summit italiano, nel corso del quale, oltre alle novità sui servizi e sulle funzionalità, la società condividerà le esperienze di alcuni tra i suoi clienti.
Tra questi figurano realtà come Imperia & Monferrina, che produce piccoli apparati da cucina, come la macchina per la pasta. Dopo la fusione tra le due realtà, avvenuta nel 2010, è stato necessario lavorare sull’integrazione dei sistemi informativi e la decisione è stata quella di portare su AWS la Oracle eBusiness.
Anche Lamborghini è cliente storico, conquistato nel 2011 quando la società decise di affidarsi ad AWS per il sito Web di supporto al lancio della Aventador J.
Nel mondo dell’editoria è cliente Condé Nast Italy, mentre nell’IOT Decisyon fin dal 2011 utilizza il cloud AWS per gestire reti di sensori e addirittura per la gestione di un parco eolico.

Di seguito l’elenco dei servizi AWS

Calcolo

Server virtuali EC2
Amazon EC2 Container Registry
Amazon EC2 Container Service
AWS Elastic Beanstalk
AWS Lambda
Auto Scaling
Elastic Load Balancing

Storage

Amazon S3
Amazon CloudFront
Amazon EBS
Amazon Elastic File System EFS
Amazon Glacier
AWS Import / Export
AWS Storage Gateway

Database

Amazon RDS
AWS Database Migration Service
Amazon DynamoDB
Amazon ElastiCache
Amazon Redshift

Reti

Amazon VPC Virtual Private Cloud
AWS Direct Connect
Elastic Load Balancing
Amazon Route 53

Analisi

Amazon EMR
AWS Data Pipeline
Amazon ElasticSearch Service
Amazon Kinesis
Amazon Machine Learning
Amazon QuickSight
Amazon Redshift

Applicazioni per grandi aziende

Amazon WorkSpaces
Amazon WorkMail
Amazon WorkDocs

Servizi per Dispositivi Mobili

AWS Mobile Hub
AWS API Gateway
Amazon Cognito
AWS Device Farm
Amazon Mobile Analytics
AWS Mobile SDK
Amazon SNS Simple Notification Service

IOT

AWS IOT

Strumenti per Sviluppatori

AWS CodeCommit
AWS CodeDeploy
AWS CodePipeline

Strumenti di Gestione

Amazon CloudWatch
AWS CloudFormation
AWS CloudTrail
AWS Config
AWS OpsWorks
AWS Service Catalog
Trusted Advisor

Sicurezza e Identità

AWS IAM Identity and Access Management
AWS Directory Service
Amazon Inspector
AWS CloudHSM
Amazon Key Management Service
AWS WAF

Servizi Applicativi

Amazon API Gateway
Amazon AppStream
Amazon CloudSearch
Elastic Transcoder
Amazon SES Simple Email Service
Amazon SNS Simple Notification Service
Amazon SQS Simple Queue Service
Amazon SWS Simple Workflow Service

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