Autonomia al top per il Dell Latitude D600

Capacità della batteria e prezzo competitivo caratterizzano il portatile basato sulla piattaforma Centrino. Come in tutti i modelli della società americana, manca il floppy disc. Integrata una SmartCard

17 aprile 2003 Sono passati solo pochi giorni dal lancio della nuova
linea di notebook Latitude D di Dell e siamo già riusciti a mettere le
mani sul modello D600, caratterizzato da una linea elegante,
sottile e da elevate prestazioni.
Il sistema si basa sulla piattaforma Intel Centrino con processore
Intel Pentium-M da 1,3 GHz, chipset Intel 855 e scheda Wireless Lan Mini
PCI Intel Pro 2100 (802.11b)
. In commercio possiamo trovare lo stesso
prodotto con integrata la connettività wireless proprietaria, tramite la
Mini PCI Wireless Lan Dell True Mobile. Quest’ultima supporta il anche lo
standard 802.11g (54 Mb/s).
La batteria integrata fornisce un‘autonomia con il benchmark Mobile
Mark 2001 di 230 minuti
, settando il risparmio energetico alla Max. Performance.
Riducendo la luminosità del display o abilitando lo standby del sistema
si può quindi raggiungere un’autonomia maggiore. Bastano quindi questi
quattro elementi per elevare il D600 ai primi posti della classifica di rendimento
tra i portatili testati nei PC Open Labs. Tutto questo è offerto da Dell
ad un prezzo di soli 2.038 euro IVA inclusa, da confrontare con una media di mercato
intorno ai 2300-2500 euro che può lievitare fino ai 3000 euro abbondanti
per i modelli con Centrino da 1,6 GHz (vedi notebook Fujitsu Siemens S6120).
Il chip grafico è l’onnipresente ATI Mobility Radeon 9000
AGP 4x da 32 MB
che offre ottime immagini tridimensionali sul display
da 14,1”
. Purtroppo lo schermo supporta solo la risoluzione
di 1024×768 (e 800×600) limitando molto le prestazioni del chip ATI. La dotazione
hardware del D600 prosegue con un hard disk Ata100 da 20 GB,
un lettore di DVD 8x, modem da 56Kbps con supporto al protocollo
V.92 e scheda di rete Ethernet. Quest’ultima raggiunge
la velocità massima di trasferimento di 1 Gb/s.
Non è presente, come del resto in tutta la linea Latitude D, il lettore
di floppy disc. Troviamo invece il lettore di SmartCard posto
sotto lo slot PCMCIA così da offrire una maggiore sicurezza del sistema
e un’accurata identificazione dell’utente con il sistema Dual Factor
Authentication.
Il doppio sistema di puntamento mette d’accordo anche i
più esigenti. Sul poggiapolsi troviamo, infatti, il solito touchpad, con
i due pulsanti molto grandi. In mezzo alla tastiera c’è invece lo
stick del trackpoint per chi preferisce questo genere di puntamento. I due pulsanti,
più piccoli di quelli del touchpad, sono ai piedi della tastiera.
Per quanto riguarda le prestazioni abbiamo già avuto modo
di affermare che l’autonomia della batteria è molto elevata. Si riesce
ad utilizzare il notebook scollegato dalla corrente elettrica per circa 4 ore.
Il valore Performance Rating di Mobile Mark 2002 è 98, leggermente superiore
(92) al Toshiba Tecra S1, provato qualche mese fa, con medesimo processore. Per
quanto riguarda i valori ottenuti con 3D Mark 2002 possiamo affermare che sono
in linea con il sistema Toshiba: CPU 4276 (contro i 4315 del Tecra), memoria 4341
(4448) e hard disk 325 (437).

Punti forti

• Autonomia batteria
• Prezzo
• Scheda di rete da 1 Gb/s

Punti deboli

• Mancanza lettori di floppy disc
• Capacità hard disk

Prezzo
2.038 euro IVA inclusa

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