Application Server: grandi manovre di Bea, Sun e Ibm

I big del settore si apprestano a lanciare nuove versioni, variamente aggiornate, dei rispettivi prodotti. Ma, contrariamente a qualche previsione degli analisti, per ora non sembra prepararsi all’orizzonte nessuna acquisizione.

Sun e Ibm si preparano a lanciare nuove versioni dei loro application server, compatibili con Java 2 Enterprise Edition (J2Ee) 1.3 e in grado quindi di restringere il gap che le separa dai prodotti Bea. Le versioni 7.0 di Sun One Platform e di Standard Editions for Solaris and Windows, in ritardo sulla prevista data di lancio di settembre, verranno rilasciate a fine ottobre: si tratta di una data molto vicina a quella del rilascio di Websphere 5.0 di Ibm, in agenda per novembre. Sun, che per mezzo del group manager Rick Schultz ha fatto sapere di non essere «per niente preoccupata»‘dalla coincidenza, spera che il proprio prodotto si imporrà anche per la grande esperienza di cui l’azienda può disporre nell’uso di Java, che permette un’ottima integrazione con i tool di One Studio.

I rivali, d’altra parte, si dicono scettici sulla reale possibilità, per Sun, di diventare leader del settore e citano una ricerca di Giga Information Group che le attribuisce solo il 7% di market share. John Magee, vice presidente di Oracle, sintetizza: «Le previsioni di vendita di Sun sono campate in aria; l’autentico competitor è Bea. La strategia di Oracle nei confronti di Bea è quella di installare 9i Application Server (9iAs) in ogni copia cliente del database: questo è il senso dell’accordo stipulato nell’agosto scorso con Dell; 9iAs viene inoltre spinto da altri 3000 reseller in tutto il mondo».

Bea, da parte sua, sta già progettando il prossimo server, WebLogic Workshop, che rispetterà pienamente le nuove specifiche per la certificazione J2Ee 1.4 e incrementerà l’integrazione fra application server, portale e ambiente di sviluppo Web services. Tod Neilson, chief marketing officer di Bea, ha inoltre duramente criticato uno studio diffuso da Forrester Research, nel quale l’analista Ted Schadler ipotizza l’acquisizione di Bea da parte di “società più potenti”, come logica evoluzione del settore. «Schadler è un pesce fuor d’acqua; non è la prima volta che predice, sbagliando, l’acquisizione di Bea», – ha seccamente dichiarato Neilson, aggiungendo: «Ha ragione solo quando dice che siamo più piccoli di Ibm o Microsoft, ma la storia insegna che le piccole aziende sono più competitive e innovative di quelle grandi». Neilson ha inoltre citato un rapporto di Morgan Stanley nel quale si afferma che Bea dispone di spazio per competere con Ibm e Oracle e che la società sta superando bene la crisi dell’economia.

Sun e Hp, attraverso i loro portavoce, hanno fatto sapere di non avere nessun commento riguardo alle speculazioni su eventuali acquisizioni di Bea. Hp ha recentemente messo in bundle un prodotto Bea nei server Hp.

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