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Apple intende acquisire BIS Records, etichetta svedese di musica classica

La home page del sito di BIS Records, etichetta svedese di musica classica, è ora quasi interamente occupata da un messaggio in cui il suo fondatore Robert von Bahr annuncia che l’etichetta entrerà a far parte di Apple.

La società di Cupertino non è certo nuova a iniziative e acquisizioni nei settori dell’audio e della musica. Negli ultimi anni, poi, Apple è stata particolarmente attiva nel campo della musica classica.

Due anni fa, Apple acquisiva Primephonic, servizio di streaming che, sia per quel che riguarda la qualità dell’esperienza di ascolto che per le funzioni di ricerca e navigazione, era dedicato proprio alla musica classica.

Si trattava del passo preliminare che avrebbe portato dopo breve tempo al debutto del servizio della società di Cupertino, che è stato poi reso disponibile a marzo di quest’anno: Apple Music Classical.

Apple Music Classical è la nuova app progettata per gli appassionati di musica classica. Con questa app e con un abbonamento a Apple Music, gli appassionati di musica classica possono scoprire compositori, direttori d’orchestra, solisti, orchestre ed altro, e ascoltare gli album e le opere preferite.

Nel presentare il servizio, la società di Cupertino affermava che, con oltre 5 milioni di brani, Apple Music Classical ospita il più vasto catalogo di musica classica al mondo, coprendo un ampio spettro di registrazioni, da quelle più celebri ed essenziali alle gemme nascoste e meno conosciute.

La musica classica richiede un’interfaccia di ricerca e navigazione che sia maggiormente ottimizzata, rispetto alla musica pop e rock, e anche l’ascolto beneficia solitamente di una qualità della registrazione più sofisticata. È per questo che gli appassionati di musica classica possono trarre molto vantaggio, oltre che dai contenuti, anche da un’esperienza progettata in modo specifico per loro.

BIS Records è un’etichetta fondata nel 1973 (ha appena compiuto 50 anni) e composta da un team piccolo ma molto esperto e appassionato: è apprezzata nel mondo della musica classica, anche per la qualità delle sue registrazioni.

Robert von Bahr stesso spiega che la specializzazione della BIS, pur con la dovuta attenzione al repertorio “core”, è stata quella di coltivare giovani artisti classici e interessanti compositori viventi e di salvaguardare questo tesoro musicale per molto tempo nel futuro.

Secondo von Bahr, Apple, con la sua storia di innovazione e amore per la musica, è la sede ideale per inaugurare la prossima era della musica classica e la società americana ha dimostrato un vero impegno nel costruire un futuro in cui musica classica e tecnologia lavorino in armonia. Sembrerebbe dunque un matrimonio scritto nella storia delle due aziende.

Inoltre, sempre secondo il suo fondatore, BIS e Apple condividono una convinzione fondamentale sull’importanza di preservare la qualità audio. BIS ha sempre puntato su una qualità audio quanto più alta possibile e la dedizione di Apple al suono e all’audio spaziale è un aspetto che von Bahr afferma di aver seguito con interesse.

Il risultato di questa comunione d’intenti, spiega dunque Robert von Bahr, è che BIS diventerà parte di Apple Music Classical e Platoon, startup del settore musicale che era stata anch’essa acquisita da Apple nel 2018.

Non sono stati condivisi dettagli né operativi né economici di questa operazione.

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