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App Store e iOS, cambia tutto: Apple si adegua alle nuove norme UE

Apple ha annunciato di aver apportato modifiche a iOS, Safari e all’App Store, che hanno un impatto sulle app degli sviluppatori nell’Unione Europea (UE) per conformarsi al Digital Markets Act (DMA).

Le modifiche – spiega la società di Cupertino – includono più di 600 nuove API, analisi delle app ampliate, funzionalità per motori di browser alternativi e opzioni per l’elaborazione dei pagamenti delle app e la distribuzione delle app iOS.

In ogni modifica, Apple sta introducendo nuove misure di salvaguardia che secondo la società americana riducono, ma non eliminano, i nuovi rischi che il DMA pone agli utenti dell’UE.

Grazie a queste misure, Apple afferma che vuole continuare a offrire agli utenti dell’UE l’esperienza migliore e più sicura possibile. Insomma, Apple si adegua alle nuove regole dettate dall’Unione Europea, ma rimane non convinta della validità di questi dettami.

La società di Cupertino spiega in modo chiaro la sua posizione: Secondo Apple, le nuove opzioni per l’elaborazione dei pagamenti e il download di app su iOS aprono nuove strade a malware, frodi e truffe, contenuti illeciti e dannosi e altre minacce alla privacy e alla sicurezza.

Ecco perché Apple sta parallelamente introducendo delle protezioni – tra cui la notarizzazione per le app iOS, l’autorizzazione per gli sviluppatori di marketplace e le informazioni sui pagamenti alternativi – per ridurre i rischi e offrire la migliore e più sicura esperienza possibile agli utenti dell’UE. Anche con queste salvaguardie in atto, secondo l’azienda rimangono comunque molti rischi.

Gli sviluppatori possono conoscere questi cambiamenti sulla pagina del supporto di Apple e possono iniziare a testare le nuove funzionalità nella beta di iOS 17.4. Le nuove funzionalità saranno disponibili per gli utenti dei 27 Paesi dell’UE a partire da marzo 2024, quando è fissata la scadenza per le aziende coinvolte, per il rispetto degli obblighi del DMA.

Le modifiche che annunciamo oggi sono conformi ai requisiti del Digital Markets Act nell’Unione Europea e contribuiscono a proteggere gli utenti dell’UE dall’inevitabile aumento delle minacce alla privacy e alla sicurezza che questa normativa comporta. La nostra priorità rimane quella di creare la migliore e più sicura esperienza possibile per i nostri utenti nell’UE e in tutto il mondo“, ha dichiarato Phil Schiller, Apple Fellow. “Gli sviluppatori possono ora conoscere i nuovi strumenti e termini disponibili per la distribuzione di app alternative e l’elaborazione di pagamenti alternativi, le nuove funzionalità per i motori di browser alternativi e i pagamenti contactless, e altro ancora. È importante notare che, se preferiscono, gli sviluppatori possono scegliere di rimanere alle stesse condizioni commerciali in vigore oggi“.

I cambiamenti per le app nell’UE riflettono la designazione da parte della Commissione europea di iOS, Safari e App Store come “core platform services” ai sensi del Digital Markets Act. A marzo Apple condividerà nuove risorse per aiutare gli utenti dell’UE a comprendere i cambiamenti che possono aspettarsi. Tra queste, una guida per aiutare gli utenti dell’UE a superare le complessità che le modifiche del DMA comportano, tra cui un’esperienza utente meno intuitiva, e le best practice per affrontare i nuovi rischi associati al download di app e all’elaborazione dei pagamenti al di fuori dell’App Store.

Disponibile per le app degli sviluppatori di tutto il mondo, Apple ha anche annunciato nuove opzioni per lo streaming dei giochi, oltre a più di 50 report di prossima pubblicazione in aree quali il coinvolgimento, il commercio, l’utilizzo delle app e altro ancora.

Apple-EUModifiche a iOS

Nell’UE, Apple sta apportando una serie di modifiche a iOS, il sistema operativo di iPhone, per conformarsi al DMA. Per gli sviluppatori, questi cambiamenti includono nuove opzioni per la distribuzione delle app. Le modifiche in arrivo per iOS nell’UE includono:

  • Nuove opzioni per la distribuzione di app iOS da marketplace alternativi, tra cui nuove API e strumenti che consentono agli sviluppatori di offrire le loro app iOS per il download da marketplace alternativi.
  • Nuovi framework e API per la creazione di marketplace di app alternativi, che consentono agli sviluppatori di marketplace di installare le app e gestire gli aggiornamenti per conto di altri sviluppatori dalla loro app marketplace dedicata.
  • Nuovi framework e API per motori di browser alternativi, che consentono agli sviluppatori di utilizzare motori di browser diversi da WebKit per le app per browser e le app con esperienze di navigazione in-app.
  • Modulo di richiesta di interoperabilità, dove gli sviluppatori possono presentare ulteriori richieste di interoperabilità con le caratteristiche hardware e software di iPhone e iOS.

Come annunciato dalla Commissione europea, sottolinea Apple, la società americana sta condividendo anche le modifiche conformi al DMA che hanno un impatto sui pagamenti contactless. Tra queste, nuove API che consentono agli sviluppatori di utilizzare la tecnologia NFC nelle loro app di banking e wallet in tutto lo Spazio economico europeo. Inoltre, nell’UE, Apple sta introducendo nuovi controlli che consentono agli utenti di selezionare un’app di pagamento contactless di terze parti – o un marketplace di app alternativo – come predefinita.

Secondo Apple, ribadisce la società americana, inevitabilmente le nuove opzioni per le app UE degli sviluppatori creano nuovi rischi per gli utenti e i loro dispositivi. Apple non può eliminare questi rischi, ma nel rispetto dei vincoli imposti dalla DMA, l’azienda adotterà misure per ridurli. Queste misure di salvaguardia saranno attive quando gli utenti scaricheranno iOS 17.4 o versioni successive, a partire da marzo, e comprendono:

  • Notarizzazione per le app iOS: una revisione di base che si applica a tutte le app, indipendentemente dal loro canale di distribuzione, incentrata sull’integrità della piattaforma e sulla protezione degli utenti. La notarizzazione prevede una combinazione di controlli automatici e revisione umana.
  • Schede di installazione delle app, che utilizzano le informazioni ricavate dal processo di notarizzazione per fornire descrizioni a colpo d’occhio delle app e delle loro funzionalità prima del download, compresi lo sviluppatore, le schermate e altre informazioni essenziali.
  • Autorizzazione per gli sviluppatori del marketplace, per garantire che gli sviluppatori del marketplace si impegnino a rispettare requisiti continui che contribuiscono a proteggere gli utenti e gli sviluppatori.
  • Ulteriori protezioni contro il malware, che impediscono l’avvio delle app iOS se si scopre che contengono malware dopo l’installazione sul dispositivo dell’utente.

Queste protezioni, tra cui la notarizzazione per le app iOS e l’autorizzazione per gli sviluppatori del marketplace, aiutano a ridurre alcuni dei rischi per la privacy e la sicurezza degli utenti iOS nell’UE, sostiene Apple. Tra questi, minacce come il malware o il codice maligno, e il rischio di installare app che non presentano in modo corretto le loro funzionalità o lo sviluppatore responsabile.

Apple sottolinea però di avere minori possibilità di affrontare altri rischi, tra cui le app che contengono truffe, frodi e abusi o che espongono gli utenti a contenuti illeciti, discutibili o dannosi. Inoltre, le app che utilizzano motori di browser alternativi, diversi da WebKit di Apple, possono influire negativamente sull’esperienza dell’utente, con ripercussioni sulle prestazioni del sistema e sulla durata della batteria, dal punto di vista della società di Cupertino.

Comunque Apple ribadisce che, nel rispetto dei vincoli imposti dalla DMA, l’azienda si impegna a proteggere il più possibile la privacy, la sicurezza e la qualità dell’esperienza degli utenti iOS nell’UE. Per esempio, l’App Tracking Transparency continuerà a funzionare con le app distribuite al di fuori dell’App Store, chiedendo il permesso dell’utente prima che lo sviluppatore tracci i suoi dati su app o siti web. Tuttavia, i requisiti del DMA significano che le funzioni dell’App Store, come la condivisione degli acquisti in famiglia e l’Ask to Buy, non saranno compatibili con le app scaricate dall’esterno dell’App Store.

Quando questi cambiamenti entreranno in vigore a marzo, Apple condividerà risorse più dettagliate che spiegheranno le opzioni disponibili per gli utenti, comprese le best practice per proteggere la privacy e la sicurezza.

Cambiamenti per Safari

Oggi gli utenti iOS hanno già la possibilità di impostare come predefinito un browser web di terze parti diverso da Safari. In linea con i requisiti del DMA, Apple sta introducendo una nuova schermata di scelta che apparirà quando gli utenti apriranno Safari per la prima volta in iOS 17.4 o versioni successive. Questa schermata chiederà agli utenti UE di scegliere un browser predefinito da un elenco di opzioni.

Questo cambiamento – sottolinea Apple – è il risultato dei requisiti del DMA e significa che gli utenti dell’UE si troveranno di fronte a un elenco di browser predefiniti prima di avere l’opportunità di comprendere le opzioni disponibili. La schermata interrompe inoltre l’esperienza degli utenti europei la prima volta che aprono Safari con l’intenzione di navigare verso una pagina web. Insomma, anche per queste modifiche Apple non nasconde il fatto che l’azienda le considera un peggioramento dell’esperienza utente.

Modifiche all’App Store di Apple

Per quanto riguarda App Store, l’azienda sta condividendo una serie di modifiche per gli sviluppatori con app nell’UE, che interessano le app di tutti i sistemi operativi Apple, tra cui iOS, iPadOS, macOS, watchOS e tvOS. Le modifiche includono anche nuove informazioni che informano gli utenti dell’UE dei rischi associati all’utilizzo di alternative all’elaborazione sicura dei pagamenti su App Store.

Per gli sviluppatori, questi cambiamenti includono:

  • Nuove opzioni per l’utilizzo di fornitori di servizi di pagamento (PSP, payment service provider), all’interno dell’app di uno sviluppatore per elaborare i pagamenti di beni e servizi digitali.
  • Nuove opzioni per l’elaborazione dei pagamenti tramite link-out, dove gli utenti possono completare una transazione per beni e servizi digitali sul sito web esterno dello sviluppatore. Gli sviluppatori possono anche informare gli utenti dell’UE di promozioni, sconti e altre offerte disponibili al di fuori delle loro app.
  • Strumenti di business planning: gli sviluppatori possono stimare le tariffe e comprendere le metriche associate alle nuove condizioni commerciali di Apple per le app nell’UE.

Le modifiche includono anche nuove misure per proteggere e informare gli utenti dell’UE, tra cui:

  • Etichette sulla pagina del prodotto dell’App Store, che informano gli utenti quando un’applicazione che stanno scaricando utilizza un sistema di pagamento alternativo.
  • In-app disclosure sheet, che consentono agli utenti di sapere quando non effettuano più transazioni con Apple e quando uno sviluppatore li indirizza a effettuare transazioni utilizzando un processore di pagamento alternativo.
  • Nuovi processi di App Review: per verificare che gli sviluppatori comunichino accuratamente le informazioni sulle transazioni che utilizzano processori di pagamento alternativi.
  • Ampliamento della portabilità dei dati sul sito Data & Privacy di Apple, dove gli utenti dell’UE possono recuperare nuovi dati sul loro utilizzo dell’App Store ed esportarli a una terza parte autorizzata.

Per le app che utilizzano metodi di pagamento alternativi, Apple mette in evidenza che non sarà in grado di emettere rimborsi e non potrà fornire assistenza ai clienti che riscontrano problemi, truffe o frodi. Anche le funzioni utili dell’App Store, come la segnalazione di un problema, il Family Sharing e Ask to Buy, non rispecchieranno queste transazioni. Gli utenti potrebbero essere costretti a condividere le loro informazioni di pagamento con altre parti, creando maggiori opportunità per i malintenzionati di rubare informazioni finanziarie sensibili, afferma poi la società americana. Inoltre, sull’App Store, la cronologia degli acquisti e la gestione degli abbonamenti degli utenti rifletteranno solo le transazioni effettuate tramite il sistema di acquisti in-app dell’App Store.

Apple App Store UENuovi termini commerciali Apple per le app nell’UE

Apple ha inoltre reso noti i nuovi termini commerciali disponibili per le app degli sviluppatori nell’Unione Europea. Gli sviluppatori possono scegliere di adottare questi nuovi termini commerciali o di rimanere ai termini esistenti di Apple. Gli sviluppatori devono adottare i nuovi termini commerciali per le app dell’UE per utilizzare le nuove funzionalità di distribuzione alternativa o di elaborazione alternativa dei pagamenti.

I nuovi termini commerciali per le app nell’UE – spiega Apple – sono necessari per supportare i requisiti del DMA per la distribuzione alternativa e l’elaborazione dei pagamenti. Ciò include una struttura tariffaria che riflette i molti modi in cui Apple crea valore per le aziende degli sviluppatori, tra cui la distribuzione e la scoperta sull’App Store, l’elaborazione sicura dei pagamenti sull’App Store, la piattaforma mobile affidabile e sicura di Apple e tutti gli strumenti e le tecnologie per creare e condividere app innovative con gli utenti di tutto il mondo.

Gli sviluppatori che operano in base a entrambe le condizioni commerciali possono continuare a utilizzare l’elaborazione sicura dei pagamenti dell’App Store e a condividere le loro app sull’App Store nell’UE. Entrambe le condizioni commerciali riflettono il lavoro che Apple svolge da tempo per rendere l’ecosistema delle app la migliore opportunità per tutti gli sviluppatori.

Gli sviluppatori che operano in base ai nuovi termini commerciali avranno la possibilità di distribuire le loro app iOS sull’App Store e/o su marketplace alternativi. Questi sviluppatori potranno anche scegliere di utilizzare processori di pagamento alternativi nelle loro app UE sull’App Store, su tutti i sistemi operativi di Apple.

I nuovi business term per le app iOS nell’UE sono composti da tre elementi:

  • Commissione ridotta: le app iOS sull’App Store pagheranno una commissione ridotta del 10% (per la maggior parte degli sviluppatori e per gli abbonamenti dopo il primo anno) o del 17% sulle transazioni di beni e servizi digitali.
  • Commissione per l’elaborazione dei pagamenti: le app iOS sull’App Store possono utilizzare l’elaborazione dei pagamenti dell’App Store pagando una commissione aggiuntiva del 3%. Gli sviluppatori possono utilizzare un fornitore di servizi di pagamento all’interno della loro app o linkare gli utenti al loro sito web per elaborare i pagamenti senza costi aggiuntivi per Apple.
  • Core Technology Fee: le app iOS distribuite dall’App Store e/o da un marketplace alternativo pagheranno 0,50 euro per ogni prima installazione annuale oltre la soglia di 1 milione.

Quindi, anche se uno sviluppatore di app non utilizza l’App Store di Apple e il suo sistema di pagamento, dovrà comunque pagare una commissione a Apple: ci sembra probabile che questa scelta possa scatenare numerose polemiche.

Per le app su iPadOS, macOS, watchOS e tvOS nell’UE, spiega poi l’azienda, gli sviluppatori che elaborano i pagamenti utilizzando un PSP o collegandosi al proprio sito web otterranno uno sconto del 3% sulla commissione dovuta ad Apple.

Apple sta inoltre condividendo uno strumento di calcolo delle commissioni e nuovi report per aiutare gli sviluppatori a stimare il potenziale impatto dei nuovi termini commerciali sui loro business collegati alle app.

Gli sviluppatori possono trovare maggiori informazioni sui cambiamenti per le app dell’UE in una nuova pagina dell’Apple Developer Support e possono iniziare a testare queste funzionalità sin da subito con la beta di iOS 17.4.

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