Apache 2 cambia troppo spesso

La nuova versione della piattaforma aperta per il Web serving sta incontrando difficoltà nella diffusione, a causa dei continui cambiamenti registrati nelle Api negli ultimi sei mesi.

Si diffondono i primi grossi dubbi sull’usabilità di Apache 2, nuova versione della piattaforma aperta per il Web serving, a causa delle continue modifiche delle sue Api. L’estrema lentezza dei ritmi di adozione del nuovo Web server sta spingendo i suoi sviluppatori verso una possibile sospensione dei diritti di modifica del software per consentire a chi produce add-on e estensioni di aggiornare l’offerta.

A sei mesi dal lancio di Apache 2, sarebbero meno dell’uno per cento del totale i siti Web che hanno deciso di adottare la nuova soluzione a causa della mancanza di moduli affidabili sul mercato delle estensioni. Secondo il sito sulla sicurezza SecuritySpace, solo lo 0,3% del totale dei server contattati utilizza Apache 2 contro una percentuale del 50% che ha tuttora installato Apache 1.x.

Apache ha bisogno di diversi moduli aggiuntivi per il controllo di funzioni opzionali come lo scripting Php o la generazione di contenuti dinamici. E quasi tutte queste estensioni vengono prodotte da terze parti, poco disposte a garantire l’aggiornamento del software per tutte le release del server, la cui versione 2 è stata studiata per ottimizzarne il rendimento sotto Windows (Apache 1 era stato creato per Linux). Il parere generale è che i continui cambiamenti registrati nelle Api di Apache 2 negli ultimi sei mesi complicano alquanto l’aggiornamento dei prodotti delle terze parti. Del resto proprio questo è uno degli svantaggi riconosciuti nell’ambito della filosofia open source.

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