Anche Red Hat supporterà i processori Hammer a 64 bit

Come già altri prima di lei, Red Hat ha annunciato l’intenzione di supportare gli ultimi nati di casa Amd. Una scelta che la software house, che utilizza il sistema operativo Linux, ha esteso anche agli Opteron a 64 bit, attesi per il 2003

13 agosto 2002 In linea con una scelta
già attuata da SuSE Linux, Microsoft e Ibm, anche Red Hat ha annunciato
l’intenzione di immettere sul mercato una versione ottimizzata del proprio Red
Hat Linux Advanced Server per la nuova famiglia di processori a 64 bit della
linea Hammer di Amd, il cui rilascio è ritenuto ormai prossimo. Oltre a
supportare il nuovo processore il server di casa Red Hat, basato sul sistema
operativo del pinguino, sarà compatibile con le attuali applicazioni Linux
a 32 bit. Non a caso, la software house e il produttore di memorie statunitense
hanno lavorato insieme per dimostrare, proprio in occasione del LinuxWorld 2002,
la piena compatibilità dei propri sistemi facendo funzionare la versione a 32
bit del Red Hat Linux Advanced Server su un sistema basato su processore Athlon
a 64 bit. Stando a quanto reso noto da Advanced Micro Devices, l’Athlon in
questione – il cui nome in codice in precedenza era ClawHammer – verrà
commercializzato entro la fine di quest’anno e avrà come target il mercato dei
desktop. Ma non è tutto. A partire dal 2003, Amd immetterà sul mercato un altro
processore a 64 bit della famiglia Opteron dedicato al mercato server e a quello
delle workstation. Entrambe le famiglie di chip, si baseranno
sull’architettura Amd x86-64, che consentirà di poter utilizzare applicazioni e
sistemi operativi indifferentemente a 64 o 32 bit in forma nativa e senza
emulazioni, e saranno supportati da Red Hat, similmente a quanto già annunciato
da SuSE e Microsoft per i rispettivi sistemi operativi Linux e Windows
.Net.

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