Anche il canale di vendita Tv evolve

Prendiamo il caso di Mc Person – azienda italiana malgrado il nome “scozzese” – a cui la Gds sta stretta e che sta sperimentando nuove strade commerciali anche al di fuori del classico negozio che vende televisori

Se per alcuni vendor ogni canale va bene, per altri è solo una questione di scelta tra figure esistenti. L’offerta digitale, in base alle sue molteplici sfumature di utilizzo, può essere, caso per caso, più adatta ai negozi di fotografia, o ai rivenditori di informatica, o presso la Gds o, ancora, presso i punti vendita di telefonia.

A Mc Person, però, nessuno di questi operatori fa al caso proprio. Nonostante il nome scozzese, l’azienda è di Pordenone, nata a dicembre 2006 e produce dei sistemi media digitali “all in one”: televisione, Internet, radio, riproduzione di immagini in alta definizione, riproduzione audio ad alta fedeltà, intrattenimento e controllo domotico.

Un mix tra televisore e computer in un unico dispositivo, l’I-Tv, per il quale Mc Person sta ancora cercando il canale giusto. «Siamo partiti da poco, e il prodotto è nuovo e deve ancora farsi conoscere bene dal pubblico – spiega il marketing manager Florian Suceava -. E dobbiamo ancora capire bene qual è il canale più adatto per veicolare questi prodotti. La Gds, per esempio, non va bene: sono prodotti di grandi dimensioni (si parte dai 37% fino ad arrivare ai 65%) che poco si prestano all’esposizione tipica di queste superfici. E poi anche il loro approccio commerciale non è il più adatto, richiedendo competenze particolari per la vendita, con personale con cultura video, ma anche informatica. Senza parlare delle dinamiche di pagamento e stock cui non possiamo adeguarci».

La Gds in Italia, forse, visto che nel Regno Unito il prodotto viene venduto proprio nelle grandi superfici, dove, però, Suceava dichiara ci sia una cultura al supporto differente, con personale tecnologicamente preparato.

Ma neppure il canale prettamente Tv va bene, cui mancano le competenze It. E niente da fare anche per i negozi It, dove non c’è spazio per la creazione di aree espositive adeguate. «In Italia manca un canale di Intelligent Home – riprende Suceava -, dove si possano avere spazi dimostrativi e supporto dai venditori. Quelli sarebbero gli ambiti ideali per i nostri prodotti, dove mostrare le potenzialità di utilizzo, che sono davvero tante».

Intanto, il vendor sta vagliando alcune possibili collaborazioni con distributori. Ma anche qui bisognerà vedere quale saprà proporre il migliore canale. «È ancora tutto da costruire – ammette il manager -, e stiamo ideando, insieme ai distributori con cui abbiamo preso contatti, quale sia il canale più adeguato. Per ora abbiamo contattato un distributore di informatica che tratta anche Tv e dispositivi multimedia, e uno specializzato nell’Home video. Vedremo quali saranno le proposte più interessanti».

Ma un altro canale si sta prospettando. «Stiamo trattando con una importante maison di moda italiana per un’operazione di co-branding dei nostri prodotti – conclude Suceava -. Il progetto prevede l’utilizzo dell’I-Tv per mettere in contatto diretto lo show room dello stilista con i suoi clienti, ognuno dotato di un analogo apparecchio, per assistere alle sfilate o per effettuare riunioni in videoconferenza». Insomma, un canale di lusso per un prodotto d’élite.

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