All’Expo 2015 servono idee It

Il direttore Ict, Enrico Frascari, pensa a progetti di grande respiro. E Assintel si mette in moto.

Per il direttore Ict di Expo 2015, Enrico Frascari, un budget preciso per l’It necessaria alla manifestazione non è ancora stato approvato. Già si sa però che il lavoro tecnologico non dovrà riguardare solo le infrastrutture ma avere una portata visionaria senza precedenti.

Lo ha detto intervenendo a Milano a un incontro di Assintel. L’associazione nazionale delle imprese Ict, come riporta una nota, ha voluto organizzare per i soci un incontro utile ad avviare una collaborazione operativa e progettuale capace di dare una direzione al tema dell’It e di aggregare imprese e progetti di filiera.

La struttura organizzativa dell’Expo, in attesa che il prossimo 30 aprile la Bie approvi il master plan definitivo, ora ha bisogno di idee e le aziende Ict le possono fornire.

Dalla prossima primavera partirà un concorso pubblico per la presentazione di progetti.
E l’associazione presieduta da Giorgio Rapari non intende lasciarsi sfuggire l’occasione: in sinergia con il sistema Confcommercio – Imprese per l’Italia, si focalizzerà su alcuni grandi progetti innovativi di filiera, coinvolgendo il turismo, i servizi, il commercio, la ristorazione, la logistica e le altre realtà legate al mondo economico regionale.

Rapari punta anche a trovare formule che valorizzino le piccole imprese. Allo scopo è già partito in Assintel un Gruppo di Lavoro ad hoc, coordinato da Franco De Angelis, che nei prossimi mesi farà scouting fra le aziende.

Assintel lavorerà per stimolare nelle imprese associate un’attenzione sull’ingegneria dell’offerta, per studiare i migliori criteri per partecipare alle gare d’appalto.

Su questo punto, riporta la nota, Frascari (che fra le sue esperienze ha anche quella di direttore delle tecnologie del Toroc, il comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Torino 2006) ha detto che i criteri formali sono quelli validi nel pubblico: ovvero l’obbligo di gare per commesse che superano i 20mila euro ed esclusione di chi concorre alla stesura del capitolato dalla partecipazione alla gara. Sarà anche implementata una lista di potenziali fornitori di Ict per le gare a invito.

L’associazione non trascura il tema della creazione di valori che sappiano anche procrastinare i propri effetti nei periodi successivi all’Expo.

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