Alleanza ad ampio raggio tra Ibm e Palm

Nasce un asse, da leggersi anche in chaive anti-Microsoft, che riguarda sia un ampliamento del preesistente accordo Oem sia il porting di WebSphere mobile.

24 luglio 2002 C’è chi la vuol leggere in chiave anti-Microsoft, ma in realtà l’alleanza rappresenta un ampliamento, in chiave forse più organica e strutturata, di una collaborazione già esistente da tempo.
Nella sostanza, l’accordo siglato tra lbm e Palm si gioca su due assi distinti. Da un lato c’è un rapporto commerciale, che vede la prima proporre le soluzioni sviluppate nel quadro di questa intesa alla propria clientela corporate e ai propri business partner. Dall’altro c’è un rapporto di tipo tecnologico, che vede le due aziende collaborare per il porting del framework di WebSphere, inclusi Domino e-mail, Pim, DB2e e gli agent di Tivoli, verso i device Palm di classe M.
In precedenza, la piattaforma WebSphere mobile era disponibile solo per PocketPc e richiedeva agli sviluppatori un notevole lavoro aggiuntivo nel porting verso Palm.
Ora invece WebSphere Everyplace Access girerà in modo nativo su Palm e avrà un front-end familiare per gli utenti Palm.
Oggetto dell’accordo è anche la licenza di Reliable Transport Technology, una interfaccia che consente ai device Palm di inviare e ricevere informazioni via diverse reti wireless: 802.11, Bluetooth, Cdma, Mobitex e Gprs.
La notizia dell’accordo è stata ben accolta dagli analisti, che vedono per Palm un’ottima opportunità per recuperare credibilità nel mercato enterprise.
Quanto ai termini dell’intesa, non sono noti quelli finanziari, si sa però che non si tratta di un accordo in esclusiva: resta aperta per Ibm la possibilità di rinegoziare le relazioni su WebSphere con Microsoft.

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