Alla Pmi Internet piace sempre di più

L’osservatorio della Cattolica afferma che le piccole e medie imprese stanno cogliendo l’importanza dell’apertura verso l’esterno

I dati raccolti durante l’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio hanno
permesso di confermare quanto le Pmi analizzate siano consapevoli
dell’importanza che riveste l’apertura all’esterno e quanto siano
sensibili verso le opportunità offerte dall’Ict
per esprimere un ruolo
attivo nel complesso sistema di relazioni intersettoriali sia a livello
nazionale che sullo scenario internazionale. Una tecnologia, quindi, concepita
anche dalle Pmi come fattore abilitante e di supporto alla comunicazione
aziendale, in grado oltretutto di limitare il fenomeno “dell’isolamento
produttivo”
per agevolare lo sviluppo di un modello imprenditoriale
integrato a sistema.


 



 


 



A conferma di quanto sopra esposto, dall’analisi dei dati emerge che il 100%
delle piccole e medie imprese rispondenti accedono a Internet. La Rete, oltre ad
essere il fenomeno più rilevante di telematica diffusa, continua ad acquistare
anche presso le imprese un ruolo rilevante sia come strumento di
integrazione interaziendale (extranet)
sia come base per la connessione
intraziendale (intranet). Ne sono conferma sia il 40% circa delle Pmi analizzate
che hanno già investito nella realizzazione di una extranet e sia una
percentuale del 70% circa che dispone di una intranet aziendale. I canali
digitali per la trasmissione dei dati assumono, quindi, un’importanza crescente
presso le Pmi analizzate e vengono riconosciuti come strumentali per il buon
esito delle attività svolte.
La fibra ottica, una delle espressioni più
avanzate della tecnologia della comunicazione, presenta già un discreto grado di
diffusione ed è attesa una forte espansione per questo mezzo di trasmissione in
grado di trasportare enormi quantità di informazioni, con affidabilità e a
velocità molto superiori rispetto ai cavi in rame tradizionali.
Per ciò
concerne la trasmissione dei dati su rete pubblica, la tecnologia Dsl (e in
particolare l’Adsl Asymmetric digital subscriber line) è ormai ampiamente
diffusa grazie sia alla velocità di connessione sia ai costi di accesso al
servizio.


Utilizzo di servizi a valore aggiunto – rete fissa
Anche
nelle piccole e medie imprese analizzate molta della comunicazione passa
attraverso le e-mail. Il 100% delle piccole e medie imprese rispondenti utilizza
la posta elettronica come strumento di comunicazione e la quasi totalità delle
stesse (98%) ha investito nella realizzazione di un sito Web. Questo ultimo,
tuttavia, viene usato nella maggior parte dei casi come vetrina istituzionale
per presentare all’esterno la propria attività e non anche come canale virtuale
in cui operare, svolgendo tutta una serie di transazioni che ormai la tecnologia
consente di svolgere in sicurezza. Questo dato è confermato, inoltre, dai
ridotti investimenti in soluzioni in grado di sviluppare e consolidare relazioni
con clienti attuali e potenziali. Il recente ma sorprendente sviluppo di
servizi via web
(siti e pagine web, portali, asp, download and
streaming, e-learning, pubblicità on-line) ha interessato quasi il 50% delle Pmi
analizzate. Altri servizi ottenibili su rete fissa (audio e video conferenza,
outsourcing tcl&call center) rimangono ancora poco diffusi.



 


Utilizzo di servizi a valore aggiunto – rete mobile
La
forte crescita del mercato dei servizi a valore aggiunto su rete mobile ha
spinto a indagare quanto questi servizi siano diffusi presso le Pmi analizzate.
L’indagine si è soffermata in particolare su due tipologie di servizi, ovvero la
corrispondenza elettronica in mobilità (short message service – sms, multimedia
message service – mms, e-mail) e i servizi di infotainment (informazioni sul
traffico, news, telegiornali, localizzazione geografica, video on demand).
Inoltre, si è analizzata quanto l’accesso alla rete mobile e lo scambio di
informazioni avvenga attraverso sistemi di comunicazione di seconda generazione
(Gsm), generazione due e mezzo (Gprs-Edge) piuttosto che di terza generazione
Umts. I dati raccolti mostrano una ancora scarsa diffusione di questa tipologia
di servizi presso le Pmi analizzate, soprattutto attraverso la rete Umts.
Tuttavia lo sforzo di definire regole di mercato più trasparenti e il
superamento degli ostacoli di natura tecnica legati all’insediamento delle nuove
infrastrutture di rete rappresentano dei fattori critici che dovrebbero
consentire nei prossimi mesi un sensibile aumento della domanda di servizi su
standard Umts.


 



 


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