Ict e imprese: l’imprenditore la pensa così

Più che al miglioramento dei costi la priorità delle aziende va verso l’efficienza

Quali sono le finalità aziendali considerate prioritarie dalle piccole e
medie imprese? Efficienza o efficacia? Scegliere non serve in quanto l’Ict
consente di raggiungerle entrambe: questa è l’aspettativa delle piccole e medie
imprese analizzando la loro mappa del pensiero


 



Gli
ultimi dati a disposizione tendono a confermare una tendenza già riscontrata in
passato, ovvero quanto il continuo miglioramento dei risultati aziendali
rappresenti una
finalità aziendale prioritaria. Segue, per ordine di
importanza, la riduzione dei costi. L’elaborazione dei risultati
ha consentito di costruire la “mappa del pensiero dell’imprenditore”
rappresentata nella figura relativa alle finalità delle
Pmi. 
L’analisi consente, quindi, di confermare quanto
già osservato nei precedenti monitoraggi, ovvero: la crescente enfasi verso
l’efficacia
(migliorare i risultati, soddisfacimento dei clienti,
possibilità di decidere meglio e prima, ecc.) e non solo verso l’efficienza
(ridurre i costi, migliorare la qualità e la produttività), da sempre massimo
indicatore del successo aziendale per una piccola e media impresa.

L’Ict come leva
strategica
in grado di contribuire al raggiungimento di migliori
risultati aziendali e alla trasformazione del proprio modo di fare impresa, e
non più come mero strumento operativo per migliorare
l’efficienza.
Con
riferimento alla percezione del supporto offerto dalle tecnologie Ict
per il raggiungimento delle finalità aziendali, si evidenzia un risultato
interessante: l’88% delle piccole e medie imprese del campione ritiene che
l’Ict possa offrire un supporto importante al miglioramento dei
risultati aziendali, che – come evidenziato – rappresenta la finalità
prioritaria per le aziende intervistate. Solamente il 10% circa delle stesse
crede che l’Ict
non possa contribuire al raggiungimento di tale finalità.


Secondo
le Pmi analizzate, inoltre, l’Ict
offre un contributo rilevante alla riduzione dei costi, al miglior
soddisfacimento dei bisogni dei clienti, al miglioramento della qualità,
all’aumento della produttività e al supporto dei processi
decisionali. E’ stato espressa, per
contro, incertezza sull’effettivo supporto che tali tecnologie possono offrire
al miglioramento del clima aziendale e alla valutazione dei propri
collaboratori. Un potenziale scarso supporto, invece, è stato riconosciuto al
miglioramento del time
to market
e
al miglioramento dei rapporti con i
fornitori. Si confronti la colonna “percezione del supporto” nel grafico 2.



Dopo aver individuato le fonalità aziendali ritenute
prioritarie dalle Pmi rispondenti e dopo aver analizzato il potenziale supporto
offerto dalle tecnologie Ict al raggiungimento di dette finalità sono stati
valutati i benefici realmente ottenuti. Fatta eccezione per il time to
market, dove una significativa parte di Pmi analizzate ha riscontrato benefici a
fronte di un supporto atteso non elevato esiste una tendenziale rispondenza tra
supporto atteso e benefici ottenuti. Come si evince dalla colonna “benefici
ottenuti”
nel grafico 2, le Pmi rispondenti hanno riscontrato benefici
attraverso l’utilizzo dell’Ict per il raggiungimento della maggior parte delle
finalità elencate.
L’unico caso in cui
il supporto dell’Ict non convince pienamente è nella valutazione dei propri
collaboratori oltre a un 20% di aziende rispondenti che giudica non
soddisfacente l’apporto effettivamente offerto dall’Ict al time to
market,
al miglioramento del clima aziendale e al miglioramento dei rapporti
con i fornitori, aspetti intangibili la cui valutazione risulta meno immediata e certamente più
difficile.

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