Al DevConn, il nuovo Ceo di Rim rassicura gli sviluppatori

Agli oltre 2.000 presenti, Thorsten Heins promette il nuovo sistema operativo per la fine del mese ed entro l’anno il PlayBook 2 e una serie di nuovi device. Ma ricorda anche che le app per BlackBerry sono quelle che forniscono i migliori profitti.

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A
fronte del terreno perso da Rim nei confronti di Apple, Google e Samsung, gli
oltre 2.000 sviluppatori presenti al BlackBerrry Devcon di Amsterdam avevano
bisogno di un’energica iniezione di fiducia sul futuro dell’azienda e dei suoi
prodotti. E a pensarci è stato il neo Ceo Thorsten Heins, alla sua prima uscita pubblica.

Heins non
ha nascosto il danno di immagine che i continui rinvii del nuovo sistema
operativo BlackBerry 10 e i risultati non all’altezza delle aspettative
ottenuti con il tablet PlayBook hanno comportato per l’azienda, che è stata
pesantemente penalizzata dalla borsa. Però, ha precisato Heins “il mercato degli smartphone è ancora giovane
e offre importanti opportunità, sial sul versante business sia su quello
consumer
”.

Obiettivo
di Rim, ha sottolineato Heins, è di continuare a proporre prodotti e soluzioni
innovative per riconquistare la posizione che occupava un tempo. Il primo
tassello di questa “ripresa” è rappresentato dal sistema operativo BlackBerry
10, atteso per la fine del corrente mese e da cui Rim si aspetta molto. “E’ pronto e ci consentirà di essere
altamente competitivi
”, ha sentenziato Heins.

Sarà il
primo tassello di una strategia che prevede entro fine anno il rilascio di una
serie dispositivi nati per sfruttare al meglio le funzioni del nuovo sistema
operativo (tra cui anche il nuovo tablet PlayBook 2): l’obiettivo è dare vita a
un nuovo paradigma nell’esperienza di utilizzo delle apparecchiature mobili,
estendendo il raggio d’azione dal tradizionale settore business anche
all’ambito domestico e, addirittura, alle automobili.

Non sarà
una transizione immediata quella all’uso globale di BlackBerry 10, ma l’idea
che Rim ha cercato di infondere è che, quando sarà avvenuta, tutti potranno
avere a disposizione una piattaforma con un alto potenziale tecnologico su cui
costruire il futuro del mobile.

Purtroppo
Heins non è stato in grado di dare agli sviluppatori una delle informazioni che
più si aspettavano, ovvero quando di preciso saranno disponibili i nuovi device
“ottimizzati” per BlackBerry 10. Si è limitato a dire che arriveranno più
avanti nel corso dell’anno, quando saranno pronti i chip in grado di fornire la
potenza necessaria a sfruttare appieno il nuovo sistema operativo.

L’Europa
rappresenta un alto valore strategico per Rim (in alcune nazioni del Vecchio
Continente, la società è ancora in testa alle vendite nel settore degli
smartphone) e da qui può (e forse deve) ripartire la competizione per
riconquistare il terreno perduto. Ma oltre ai propri prodotti, l’azienda
canadese sa di dover fare affidamento sugli sviluppatori. Proprio per questo ha
ricordato come chi crea applicazioni per gli smartphone BlackBerry le propone
al market più profittevole. Nonostante infatti l’App Store di Apple e il Marker
di Android vantino un maggior numero di app e più download, solo l’App World di
Rim ha permesso al 13% degli sviluppatori di fatturare più di 100mila dollari.

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