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AI e HPC: E4 e NVIDIA trasformano il futuro del business

All’evento “AI & HPC: Reshaping the Business Landscape” di E4 Computer Engineering, leader del settore si sono riuniti per discutere come l’Intelligenza Artificiale (AI) e il Calcolo ad Alte Prestazioni (HPC) stiano trasformando il panorama aziendale. Gli interventi di Cosimo Damiano Gianfreda, Mario Rosati e Rod Evans hanno offerto una panoramica approfondita sulle sfide e le opportunità che queste tecnologie stanno portando alle imprese.

Innovazione e Passione: La storia di E4 Computer Engineering

Cosimo Damiano Gianfreda
Cosimo Damiano Gianfreda

Il primo intervento è stato di Cosimo Damiano Gianfreda, co-fondatore di E4 Computer Engineering, il quale ha accompagnato il pubblico in un affascinante viaggio attraverso i vent’anni di storia dell’azienda. Con un approccio personale e appassionato, Gianfreda ha raccontato le origini di E4, sottolineando l’evoluzione di una piccola società nata a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, fino a diventare un punto di riferimento per il settore tecnologico internazionale.

“Circa vent’anni fa, abbiamo deciso di creare questa società in un piccolo angolo di Scandiano,” ha ricordato Gianfreda, evidenziando come all’inizio l’azienda fosse focalizzata principalmente sull’High Performance Computing (HPC). “Era un sogno: facciamo impresa, mettiamo basi solide per quello che sarà il futuro,” ha aggiunto, rievocando con orgoglio l’ambizione e la visione che hanno caratterizzato i primi passi dell’azienda.

Uno dei punti di svolta per E4 è stato il primo contratto con il CERN nel 2005, un progetto di grande prestigio che ha segnato l’inizio di una lunga collaborazione con una delle istituzioni scientifiche più importanti al mondo. “Forse non ci avreste creduto, ma nel 2005 una piccola azienda di Scandiano è riuscita a fornire sistemi di storage avanzati per il CERN,” ha affermato Gianfreda, visibilmente emozionato nel rievocare l’esperienza. Da allora, E4 ha continuato a fornire soluzioni al CERN, evolvendo e partecipando a iniziative all’avanguardia come l’Open Lab, un laboratorio di innovazione tecnologica.

Ma l’innovazione per Gianfreda non è mai stata fine a se stessa. Al centro della filosofia di E4 c’è l’ascolto del cliente e la capacità di adattarsi alle sue esigenze. “Ascoltiamo sempre quelle che sono le richieste dei nostri clienti, discutiamo insieme e se non esistono soluzioni sul mercato, le costruiamo noi nei nostri laboratori,” ha spiegato. Questo approccio personalizzato e flessibile ha permesso all’azienda di crescere e mantenersi competitiva in un mercato in costante evoluzione.

L’intervento di Gianfreda ha anche toccato temi più ampi legati all’innovazione e al ruolo che AI e HPC giocheranno nel futuro delle aziende. “Oggi, il 92% delle aziende si sta interrogando su come l’AI cambierà il loro futuro,” ha sottolineato, paragonando questo cambiamento all’introduzione di tecnologie rivoluzionarie del passato, come il navigatore GPS. “Proprio come il TomTom ha cambiato il nostro modo di muoverci, l’AI cambierà il modo in cui le aziende operano.”

E4 si posiziona come un attore chiave in questa trasformazione, capace di offrire soluzioni innovative sia a livello hardware che software. “HPC e AI ci danno la possibilità di fare scoperte straordinarie,” ha concluso, lasciando intravedere il ruolo che E4 intende giocare nel guidare le imprese verso un futuro sempre più tecnologico e innovativo.

Semplificare la complessità: la mission di E4 Analytics

Mario Rosati,
Mario Rosati

Il secondo intervento, tenuto da Mario Rosati, CEO e co-fondatore di E4 Analytics, ha fornito una visione complementare, concentrandosi sulla necessità di semplificare l’enorme complessità che accompagna le tecnologie AI e HPC. Rosati ha iniziato il suo discorso ricollegandosi all’intervento di Gianfreda, ricordando come già nel 2017 E4 avesse intuito il potenziale dell’AI e dei dati. “Sei anni fa abbiamo fondato questa società con l’obiettivo di valorizzare l’offerta di E4 nei settori AI e dati, creando una struttura sinergica con E4 Computer Engineering,” ha spiegato Rosati, tracciando un parallelo tra il passato e il presente.

Rosati ha illustrato come l’evoluzione delle tecnologie dati e AI abbia posto sfide significative per le aziende, che oggi si trovano a dover gestire un’ampia gamma di strumenti e piattaforme per orchestrare i loro processi. “Ogni fase della gestione dei dati, dalla raccolta fino alla messa in produzione dei modelli, richiede strumenti specifici e da integrare. La sfida è orchestrare efficacemente questi strumenti,” ha detto Rosati, sottolineando come la vasta gamma di opzioni disponibili possa rappresentare sia una risorsa che una complicazione.

E4 Analytics ha fatto della semplificazione il suo mantra, sviluppando soluzioni capaci di ridurre la complessità senza sacrificare la potenza delle tecnologie. Uno degli esempi più significativi è Ice4AI, una soluzione di calcolo interattivo basata su cluster HPC che permette agli esperti di AI di utilizzare potenti infrastrutture in modo intuitivo e produttivo. “Con Ice4AI, gli esperti possono sentirsi a casa utilizzando strumenti e interfacce familiari, diventando rapidamente produttivi,” ha spiegato Rosati, evidenziando l’importanza di rendere accessibili le tecnologie più avanzate.

Ma l’innovazione di E4 Analytics non si ferma qui. Rosati ha anche presentato Urania, una piattaforma nativa cloud progettata per gli esperti di AI, pensata per gestire l’intero ciclo di vita dei progetti di intelligenza artificiale. “Urania è stata disegnata per fornire un ambiente di lavoro completo, in cui data scientist e machine learning engineer possono ideare, sviluppare e mettere in produzione i loro modelli AI,” ha detto Rosati, mostrando come E4 stia rispondendo alle esigenze sempre più complesse dei suoi clienti.

Parlando dell’AI generativa, Rosati ha presentato dati che dimostrano l’interesse crescente delle aziende per queste tecnologie. “Circa il 75% delle aziende utilizza già AI generativa, e il 45% sta considerando di costruire il proprio modello di linguaggio per sfruttarne al meglio le potenzialità,” ha affermato, evidenziando come l’AI stia già rivoluzionando i processi produttivi e l’organizzazione del lavoro. Tuttavia, ha anche avvertito che l’adozione su larga scala è ancora agli inizi. “Nonostante il grande potenziale, solo il 17% delle organizzazioni è vicina a una fase di produzione,” ha detto, sottolineando che il mercato dell’AI è ancora in gran parte inesplorato, con ampie possibilità di successo per chi saprà investire.

Il futuro dell’AI: La visione di NVIDIA

 

Rod Evans
Rod Evans

Rod Evans, Vicepresidente di Supercomputing & AI di NVIDIA, ha offerto una visione chiara di come l’intelligenza artificiale e l’HPC stiano trasformando diversi settori, definendo questo momento come una “nuova rivoluzione industriale”. In particolare, ha illustrato il concetto di “AI factories”, infrastrutture che combinano potenza di calcolo, modelli AI e competenze tecniche per favorire la crescita economica e l’innovazione. “Queste infrastrutture diventeranno l’elemento cruciale per la scoperta scientifica e un motore di crescita per le economie moderne,” ha dichiarato.

Un aspetto centrale della visione di Evans è l’efficienza operativa che l’AI può offrire, permettendo di automatizzare processi ripetitivi e liberando le risorse umane per attività più creative e strategiche. “Gli sviluppatori possono delegare compiti noiosi all’AI, aumentando l’efficienza di 1000 volte,” ha spiegato Evans, sottolineando l’impatto concreto di queste tecnologie in ambito produttivo e logistico.

Un esempio pratico è l’uso dei gemelli digitali, che permettono alle aziende di simulare interi processi produttivi prima della loro implementazione fisica. Aziende come Foxconn e Delta già sfruttano questa tecnologia per ottimizzare le operazioni, riducendo i costi e migliorando la produttività.

Evans ha evidenziato come il lancio di ChatGPT nel 2022 abbia segnato l’inizio di una nuova era per l’intelligenza artificiale, spingendo molte aziende a studiare come implementare AI generativa su larga scala. Tuttavia, ha avvertito che l’adozione di queste tecnologie è ancora in una fase iniziale, con sfide legate all’infrastruttura, soprattutto per quanto riguarda il cloud e la gestione dei dati sensibili. “Circa il 68% dei progetti di AI sarà sviluppato in-house, piuttosto che nel cloud,” ha affermato, facendo riferimento a uno studio recente.

Guardando al futuro, NVIDIA sta rispondendo a queste esigenze con nuove soluzioni, come la piattaforma Blackwell, un chip AI avanzato con 280 miliardi di transistor, progettato per gestire modelli AI su larga scala. Evans ha concluso il suo intervento ribadendo l’importanza di abbracciare l’AI e l’HPC: “Le aziende devono pensare oggi a come implementare l’AI, o rischieranno di non essere competitive nei prossimi anni.”

Sinergia tra AI e HPC: una strada verso l’efficienza

L’evento ha messo in luce non solo i progressi tecnologici, ma anche l’importanza della sinergia tra AI e HPC per garantire soluzioni efficienti e scalabili. “HPCE AI ci danno la possibilità di fare scoperte straordinarie,” ha detto Gianfreda, riassumendo la visione che ha guidato lo sviluppo di E4 Computer Engineering. In un mondo in cui la complessità dei dati e delle tecnologie cresce esponenzialmente, aziende come E4 e NVIDIA stanno lavorando per garantire che le imprese possano sfruttare al meglio queste innovazioni e rimanere competitive.

Concludendo il suo intervento, Gianfreda ha voluto lasciare un messaggio di ottimismo: “Noi anticipiamo sempre la trasformazione ed esploriamo scenari futuri. Questo è il valore di E4”. Un messaggio che riassume bene lo spirito dell’evento e delle aziende che vi hanno partecipato: guardare al futuro, con determinazione e innovazione, per costruire un domani sempre più efficiente e creativo.

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