Acta: si dimette il relatore dell’accordo al Parlamento europeo

Si infiamma il dibattito sull’accordo anticontraffazione: Kader Arif lascia l’incarico rilevando irregolarità. Ma per la Commissione è tutto nel giusto alveo.

Kader Arif, europarlamentare francese incaricato del rapporto sull accordo Acta (Anti Counterfeiting Trade Agreement) vicepresidente della Delegazione presso i paesi africani, caraibici e del pacifico e membro della commissione Commercio internazionale, si è dimesso dall’incarico lo scorso venerdì.

Ne ha dato notizia la Bbc, a cui ha rivelato di motivare la sua decisione per “aver assistito a manovre mai viste sinora“.

Per entrare in vigore l’accordo, siglato dai Paesi Ue a Tokio, necessita dell’approvazione del Parlamento europeo.
Da qui la necessità di preparare un dossier, in capo alla Commissione Inta da sottoporre al dibattito in sessione plenaria, presumibilmente a giugno.

Arif ha rilevato innanzitutto che la firma dell’accordo avrebbe dovuto aver luogo dopo il dibattito di Strasburgo, così sottolineando come sospetta la fretta a cui si è giunti alla firma.
Ma soprattutto non gradisce l’intero processo: «non c’è stata una consultazione con la società civile e scarsa è la trasparenza sul tema sin dall’inizio dei negoziati. Le indicazioni preliminari date dal Parlamento sono state trascurate», ha detto al broadcaster inglese.

La decisione di Arif arriva immediatamente dopo le vivaci proteste su Acta che hanno avuto luogo in Polonia, concretizzatesi in manifestazioni inneggianti alla libertà di Internet e anche in attacchi ai siti web governativim incluso quello del Primo ministro, Donald Tusk.

Per Arif tutto quanto accaduto a livello istituzionale è teso a impedire al Parlamento europeo di avere un impatto decisivo sulla materia: «perciò intendo inviare un segnale forte e mettere al corrente l’opinione pubblica. Non intendo partecipare a una farsa».

La risposta della Commissione: tutto regolare

Come risposta alle dimissioni del relatore per il Parlamento europeo, un portavoce della Commissione europea ha detto alla Bbc che Arif, come gli altri membri del Parlamento hanno avuto accesso alle varie versioni del testo di Acta e che quello completo è pubblico da aprile 2010. I dibattiti con gli stakeholder hanno avuto luogo sin dal 2008. E ora si aspetta che ci sia il dibattito in sede parlamentare. Ossia inquadra il processo nell’alveo della normalità.

Sempre per la Commissione Acta non andrà a modificare le norme Ue, ma livellerà il terreno di competizione in modo che altri paesi possano allinearsi agli standard europei.
Non ci saranno minacce alla libertà di Internet o alla privacy: ogni cosa che si può fare oggi nella Ue si potrà farla anche quando Acta sarà ratificato.

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