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Acronis: 10 step per un piano di trattamento del rischio efficace e resiliente

Come afferma lo specialista della Cyber Protection Acronis, viviamo nell’era della connessione digitale globale e siamo testimoni di straordinari progressi tecnologici, ma non possiamo sottovalutare l’importanza della cybersecurity.

La semplice gestione delle tecnologie non è l’obiettivo ultimo degli MSP più attenti, che devono invece diventare l’affidabile guardia del corpo delle informazioni digitali dei propri clienti. Per riuscirci, devono mettere in atto una strategia che non offra solo correzioni rapide e interventi dell’ultimo minuto, ma che sia completa, personalizzata e lungimirante.

Un approccio alla resilienza informatica di lungo termine per gli MSP e per i loro clienti è quello dei piani di trattamento del rischio.

Si tratta di un processo iterativo la cui evoluzione corre parallela a quella delle minacce e il cui obiettivo è incredibilmente semplice: identificare le vulnerabilità, neutralizzare i pericoli e migliorare sistematicamente il profilo di sicurezza degli utenti finali.

Acronis ha individuato i passaggi chiave necessari per mettere a punto queste strategie troppo spesso sottovalutate.

1. Valutazione della situazione di partenza

Può sembrare un’ovvietà, sottolinea Acronis, ma valutare in modo preciso l’infrastruttura di Cyber Security esistente di un cliente è un aspetto cruciale. Questo primo passaggio deve fornire un quadro chiaro della condizione attuale, evidenziandone punti deboli e vulnerabilità. Solo valutando la situazione presente i professionisti dell’IT possono misurare l’efficacia di qualsiasi iniziativa di trattamento del rischio.

2. Identificazione delle vulnerabilità note e potenziali

Completata la valutazione della condizione di partenza, occorre scandagliare i risultati per identificare sia le vulnerabilità note che le potenziali debolezze che potrebbero essere sfruttate dai criminali. Questo approccio olistico permette ai Service Provider di anticipare e affrontare i rischi in modo efficace e proattivo.

3. Neutralizzazione immediata delle minacce prioritarie

Alcune vulnerabilità hanno una criticità tale da richiedere interventi immediati per evitare l’impatto che potrebbero avere sui dati, sui sistemi e sull’azienda intera. Queste minacce prioritarie devono essere affrontate e risolte subito, per prevenire potenziali violazioni o attacchi.

4. Definizione delle priorità e delle tempistiche degli aggiornamenti

Dopo aver stilato l’elenco delle aree in cui intervenire, occorre definire la priorità dei sistemi, delle applicazioni e dei componenti che devono essere migliorati, individuando scadenze realistiche per la creazione di un piano strutturato e controllato. Affinché il cliente possa preparare il personale alle potenziali interruzioni o ai cambiamenti dovuti al processo di aggiornamento, è indispensabile mantenere un canale di comunicazione sempre aperto.

5. Innovazione di tutti i sistemi

Hardware e software obsoleti sono un allettante invito per i cybercriminali. L’aggiornamento dell’intero ecosistema tecnologico potrà sembrare un compito arduo, ma è un aspetto cruciale che permette di rimanere un passo avanti alle minacce in evoluzione. Alle aziende che non possono o non vogliono rinnovare l’ecosistema in toto è possibile proporre una modernizzazione graduale: già questo è un ottimo punto di partenza.

6. Monitoraggio e valutazione continui

Nel 2023, mette in evidenza Acronis, il 72% dei partecipanti a un sondaggio di Statista ha dichiarato di essere molto preoccupato o abbastanza preoccupato dai rischi alla sicurezza online dovuti al telelavoro. La diffusione del lavoro da remoto ha portato con sé nuove problematiche, prima fra tutte la ridotta conformità degli ambienti esterni all’ufficio rispetto ai protocolli di sicurezza stabiliti dall’azienda. Per questo, tutte le configurazioni del luogo di lavoro devono essere costantemente monitorate, ovunque si trovino.

7. Formazione continua

L’errore umano resta una delle principali vulnerabilità nella sicurezza informatica. È fondamentale che tutti gli utenti finali partecipino regolarmente a sessioni di formazione sulla Cyber Security che puntino a sensibilizzare sulle diverse minacce e tattiche utilizzate dai criminali. Una forza lavoro ben informata è parte integrante di qualsiasi strategia di sicurezza e contribuisce ad aumentare la credibilità degli MSP e la fiducia che in loro ripongono i clienti.

8. Verifiche periodiche

Benché i test di penetrazione programmati siano ormai la norma, solo l’effetto sorpresa può rivelare se un sistema di sicurezza è davvero resiliente. I test non programmati simulano le condizioni reali e forniscono informazioni più precise sulla preparazione e sulla reattività dei clienti, soprattutto per quelli che non si avvalgono di modelli di scansione continua.

9. Revisione e risoluzione delle lacune nel piano

Indipendentemente da quanto possa sembrare efficiente la strategia adottata, l’esecuzione di revisioni regolari aiuta gli MSP a valutarne l’efficienza nel tempo. Ad esempio, il cliente potrebbe aver adottato nuove tecnologie o iniziative aziendali che hanno fatto emergere altre lacune nella sicurezza, oppure incombono minacce prima sconosciute che prendono di mira aree in genere considerate sicure. Ogni nuovo problema va affrontato appena individuato, per conservare condizioni di sicurezza solide e dimostrare la propria dedizione alla protezione continua dei clienti.

10. Personalizzazione del piano di rischio

Per ogni cliente va adottata una strategia contro le minacce che sia adeguata alle esigenze e alle sfide specifiche. Nel mondo dinamico della Cyber Security, non esiste un approccio valido per tutti. All’MSP spetta l’onere di fornire soluzioni personalizzate e in linea con i diversi obiettivi aziendali dei clienti, ma che al contempo rafforzino nel modo più efficace possibile le difese digitali.

Questi piani, sottolinea infine Acronis, non sono documenti immutabili, ma strategie che devono evolversi parallelamente al contesto della sicurezza informatica.

Secondo la società di della Cyber Protection, Acronis Cyber Protect è un componente chiave di questo approccio. La soluzione integra in un unico servizio backup, disaster recovery, anti-malware di nuova generazione, Cyber Security e strumenti di gestione degli endpoint e permette agli MSP di erogare una protezione proattiva, riducendo al contempo complessità e costi.

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