I risultati del quadro di valutazione del 2013, una specie “pagella” delle condizioni dei consumatori pubblicata dalla Commissione europea.
(Radiocor ) – Solo il 35% degli europei ha fiducia negli acquisti online presso
venditori di altri paesi Ue e sette consumatori su dieci non sanno cosa
fare se ricevono prodotti che non hanno ordinato.
E’ una delle
indicazioni emerse dal quadro di valutazione del 2013, una specie
“pagella” delle condizioni dei consumatori pubblicata dalla Commissione
europea. La quota di consumatori che usano il commercio elettronico a
livello nazionale e’ aumentata dal 38% al 41% rispetto a un aumento dal
9,6% all’11% degli acquisti transfrontalieri. Tra le ragioni della
sfiducia sugli acquisti online gli ostacoli alla consegna della merce
nel paese del consumatore o le difficolta’ nell’accettazione delle carte
di pagamento estere.
La nuova legislazione europea sulla risoluzione delle controversie
online consentira’ ai consumatori che acquistano sul mercato nazionale e
in altri Paesi UE di risolvere le controversie con i commercianti
piu’ rapidamente e in modi meno costosi senza ricorrere a un tribunale.
La direttiva sui diritti dei consumatori, che da giugno 2014 sara’
applicata in tutti gli Stati membri, armonizza, tra l’altro, le norme di
restituzione dei prodotti nelle vendite a distanza.
Secondo quattro consumatori su dieci, l’impatto ambientale di un bene
o di un servizio ha influenzato il loro acquisto. Tra i motivi per
evitare gli acquisti verdi vengono citati la mancanza di informazioni
pertinenti, il prezzo elevato e la diffidenza nei confronti delle
diciture sul rispetto dell’ambiente.
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